Mercoledì 24 Aprile 2024

Corea del Nord, aereo Cathay: "Abbiamo visto esplodere il missile"

Il 29 novembre Pyongyang ha testato un missile balistico che, secondo le stime, avrebbe potuto colpire ovunque negli Stati Uniti. Oggi è iniziata la maxi esercitazione Usa-Corea del Sud in risposta all'azione di Kim Jong-un

Air Force EA-18G  atterra nella base di Pyeongtaek in Corea (Ansa)

Air Force EA-18G atterra nella base di Pyeongtaek in Corea (Ansa)

Seul, 4 dicembre 2017 - Tensione alle stelle nel Pacifico, dove Stati Uniti e Corea del Sud hanno dato inizio alla più grande esercitazione militare congiunta mai intrapresa nella storia dei due Paesi. Centinaia i velivoli coinvolti e una ventina  i 'jet invisibili' nell'attività di addestramento che la Corea del Nord non ha esitato a definire "grande provocazione". Il ministero della Difesa di Seul ha spiegato che l'operazione nei cieli della penisola coreana, denominata Vigilant Ace, durerà 5 giorni. Gli Usa partecipano con circa 12.000 militari e - tra gli altri velivoli - sei aerei da caccia F-22 e 18 caccia F-35 stealth (invisibili ai radar). 

E' una grande prova di forza verso Pyongyang, a pochi giorni dal lancio del nuovo missile intercontinentale, avvenuto il 29 novembre scorso. Il "più potente" di sempre secondo gli stessi nordcoreani. Sicuramente il più alto, stando a quanto riportato dalla Difesa americana. Intanto, sul razzo balistico spunta una testimonianza: in base a quanto scrive la Bbc online, l'equipaggio di un volo della Cathay Pacific avrebbe avvistato il missile. L'ha visto "esplodere" a una distanza ravvicinata, scrive il il South China Morning Post. "Sappiate che abbiamo assistito al lancio e alla caduta del missile della DPRK vicino alla nostra posizione attuale", avrebbe riferito lo staff del volo CX893. 

L''Hwasong-15', che è caduto nelle acque del Giappone, potrebbe avere una gittata da 13.000 chilometri. Secondo gli esperti dunque sarebbe in grado di colpire ovunque negli Usa. 

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In caso di attacco da parte della Corea del Nord, "gli Stati Uniti e la Nato hanno il diritto di difendersi", afferma il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, che sottolinea la necessità di "inviare un messaggio chiaro di deterrenza" da parte dell'Alleanza Atlantica. L'ultimo test missilistico nordcoreano ha dimostrato che tutti i membri della Nato potrebbero essere colpiti, ha spiegato Stoltenberg in una conferenza stampa in vista della ministeriale di domani e mercoledì. "Le tensioni stanno aumentando a causa del comportamento irresponsabile e sconsiderato della Corea del Nord. La Nato è forte, unita e in grado di rispondere a attacchi inclusi balistici e nucleari".