Corea del Nord, il missile fa paura: "Capaci di colpire gli Usa"

Kim Jon-Un lancia razzo intercontinentale e minaccia. Washington e Seul valutano risposta militare e dispiegano scudo missilistico

Kim Jong-un, leader della Corea del Nord (Ansa)

Kim Jong-un, leader della Corea del Nord (Ansa)

Pechino, 29 luglio 2017 - E' tornata a salire la tensione tra Corea del Nord e Usa dopo che ieri Pyongyang ha effettuato un test balistico lanciando un missile di gittata superiore ai 1000 km. Un razzo "intercontinentale", ha confermato il Pentagono, caduto nella cosiddetta Zona Economica Esclusiva (Zee) giapponese dopo un volo di 45 minuti. E' l'ennesima prova di forza condita stavolta con parole pesanti di Kim Jong un, secondo cui il test è la riprova del fatto che la Corea "è in grado di colpire gli Stati Uniti". Ora gli analisti pensano che un'ampia parte degli Usa, tra cui Los Angeles e Chicago, sia ora nel raggio d'azione degli armamenti nordcoreani. 

La reazione Usa non è tardata. Washington ha vuto avuto colloqui con la Corea del Sud e questa volta si valuta una risposta militare. Lo afferma il capitano Greg Hicks, dello stato maggiore delle forze armate mentre Seul convoca una riunione d'urgenza del consiglio sulla sicurezza nazionale e informa che accelererà il dispiegamento del sistema di difesa missilistica americano. Cosa fortemente osteggiata dalla Cina perché "danneggerà gravemente l'equilibrio strategico dell'area e lederà gli interessi di sicurezza dei Paesi della regione". 

Trump al momento si limita alla replica verbale: il test di Pyongyang è un'azione "sconsiderata e pericolosa" che "isola ulteriormente" il Paese. "Gli Stati Uniti respingono le pretese del regime secondo cui questi test - e queste armi - garantiscono la sicurezza della Corea del Nord. In realtà hanno l'effetto opposto - ha detto il presidente in un comunicato - minacciando il mondo, queste armi e questi test isolano ulteriormente la Corea del Nord, indeboliscono la sua economia e impoveriscono la sua gente. Gli Stati Uniti adotteranno tutte le misure necessarie per garantire la sicurezza del territorio americano e proteggere i nostri alleati nella regione".