La tv giapponese mostra il lancio di un missile nordcoreano (LaPresse)
Pyongyang, 16 agosto 2019 - Altri due missili, ennesima prova muscolare nel bel mezzo dello stallo sulla denuclearizzazione. Così la Corea del Nord ha compiuto nella notte il sesto test in un mese, rivolgendo due "proiettili non identificati" verso il Mar del Giappone. Lo Stato Maggiore della Corea del Sud ha registrato l'evento: i due razzi sono stati sparati alle 8:01 e alle 8:16 ora locale (poco dopo l'una italiana) e hanno viaggiato per 230 chilometri raggiungendo un'altitudine di 30 chilometri. i missili vengono ora analizzati dall'intelligence di Seul e di Washington. Il lancio viene confermato anche dal primo ministro giapponese Shinzo Abe. ''Non c'è stata alcuna conseguenza sulla sicurezza del nostro Paese - ha detto -. Staremo in allerta e continueremo a prendere tutte le misure necessarie a proteggere la popolazione coordinandoci con altri Paesi come gli Stati Uniti''.
LE TENSIONI - Una mossa, quella di Kim Jong-Un, che alza il livello della tensione, mentre non si sbloccano le trattative con gli Stati Uniti sul disarmo nucleare di Pyongyang. E nei giorni scorsi la Corea del Nord ha bocciato l'eventualità di nuovi colloqui con la Corea del Sud, definendo la decisione frutto "del completo fallimento delle azioni" di Seul. Una dichiarazione che segue quella del presidente sudcoreano Moon Jae-in che ha parlato di riunificazione. Nel discorso sulla liberazione della Corea dal controllo nipponico, il presidente Moon ha lanciato l'obiettivo di una Penisola coreana riunita entro il 2045.
La Corea del Nord non ha apprezzato, e ha messo in dubbio qualsiasi tipo di dialogo, irritata dalle esercitazioni militari congiunte tra Usa e Corea del Sud. Seul, accusa Pyongyang, "parla di un'economia di pace o di un regione di pace e non ha alcun diritto di farlo". Secondo la Corea del Nord, le esercitazioni con gli Usa prevedono un "scenario in cui viene distrutta la maggior parte del nostro esercito in 90 giorni". Duro l'attacco a Moon Jae-in: "E' davvero un uomo senza vergogna".