Kim Jong Un con la moglie Ri Sol Ju, dietro col vestito a fiori (Afp)
Seul, 29 ottobre 2017 - Per non farsi trovare impreparata in caso di uno scontro, nucleare o meno, con gli Stati Uniti o coi vicini della Corea del Sud, Pyongyang la scorsa setimana ha condotto esercitazioni di evacuazione di massa e di comportamento in condizione di blackout elettrico in diverse città.
La notizia è stata data NK News, una testata specializzata nel coprire le vicende nordcoreane. Le esercitazioni sarebbero avvenute fuori dalla capitale, Pyongyang, in parricolare sulla costa orientale del paese. Un'evacuazione insolita per una causa mai provata nella Corea del Nord, dove invece in passato ci sono state diverse esercitazioni per eventuali attacchi militari.
MATTIS - La visita di questi giorni del segretario alla Difesa Usa James Mattis in Corea del Sud aveva un significato importante per Seul: prendere il comando militare congiunto in caso di guerra, mettendo fine così alla norma che vuole anche le forze armate di Seul sotto il controllo operativo di un ufficiale degli Stati Uniti, nell'eventualità di un conflitto.
Ma questo risultato non c'è stato. Mattis ha incontrato il ministro della Difesa Song Young-moo nell'annuale riunione consultiva di sicurezza ieri a Seul e alla fine, con un comunicato congiunto, e una conferenza stampa, nessuno dei due ha annunciato la costituzione del comando.
CHI VUOLE L'ATOMICA? - Secondo il New York Times, che cita il saggio ex segretario di Stato Henry Kissinger, il 60% dei sudcoreani vuole dotarsi di ordigni atomici temendo che, in caso di attacco del regime nordcoreano, gli Usa non rischierebbero di intervenire, ora che Pyongyang ha dimostrato di avere non solo la bomba all'idrogeno ma anche missili balistici intercontinentali in grado di colpire quasi tutta l'America.
Il quotidiano newyorchese teme che stia per scatenarsi una corsa all'atomica degna della Guerra Fredda, di cui Kissinger, diplomatico americano, ne fu il più celebre protagonista: "Se (i nordcoreani) avranno ordigni atomici, allora questi si diffonderanno nel resto dell'Asia. Non potrà mai accadere che la Corea del Nord sia il solo Paese coreano nel mondo ad avere l'atomica, senza che i sudcoreani non tentino di farsi la propria. E questo è valido anche per il Giappone. Pertanto stiamo tornando a parlare di proliferazione nucleare". Sia la Corea del Sud che il Giappone hanno le capacità tecniche e il materiale fissile necessario per costruirsi la propria bomba, questo grazie alle tante centrali nucleari per uso civile, che garantiscono però scorte di plutonio per realizzare migliaia di ordigni.
"Seul ha 24 centrali nucleari e un ammontare di barre di combustibile (uranio) non più utilizzabile per generare energia ma da cui si può estrarre il plutonio per costruire 4.300 testate atomiche", scrive il Nyt, e il Giappone ne ha ancora di più: "10 tonnellate di plutonio nel Paese e 37 milioni di tonnellate conservate all'estero, con cui costruirne 6.000 di bombe". Ma Pyongyang spaventa anche le più lontane Australia, il Myanmar, Taiwan e Vietnam. Donald Trump dal 3 novembre sarà in Asia e dovrà, tra le varie tappe in Cina, Giappone e Corea del Sud, stemperare la tensione o quanto meno a convincere Seul e Tokyo che non hanno bisogno di una loto atomica perchè possono contare sulla protezione degli Usa.
RARA APPARIZIONE DELLA MOGLIE DI KIM JONG UN - Ri Sol Ju, la moglie del leader nordcoreano Kim Jong Un, ha fatto una rara apparizione pubblica con marito. La moglie del leader nordcoreano era accompagnava il consorte in una visita a una fabbrica di cosmetici. Negli ultimi anni sull'assenza di Ri dalla scena pubblica si erano fatte diverse speculazioni. Per alcuni l'ex cantante era stata punita per qualche insubordinazione. Altri invece avevano scritto che la sua assenza era dovuta a gravidanze, ma non è chiaro quanti figli abbia la coppia. A febbraio diversi media sostenevano che Ri aveva dato alla luce il terzo figlio.
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Pyongyang sta sviluppando missili in grado di raggiungere gli Stati Uniti.