Kim Jong-un e il 'misterioso lockdown'. Cosa sta succedendo nella Corea del Nord

Un ordine improvviso di stare in casa

Roma, 10 maggio 2022 - Non è chiaro se c'entri il Covid-19 ma oggi pomeriggio a Pyongyang, capitale della Corea del Nord, è stato ordinato improvvisamente di tornare a casa, secondo le informazioni raccolte dal sito NK News, specializzato sulle vicende nordcoreane.

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Cosa sta succedendo?

Alcune fonti hanno parlato di un "lockdown nazionale" e altre di un "problema nazionale", citando lunghe code di persone in attesa di autobus o qualsiasi altro mezzo utile per fare rientro nelle proprie abitazioni.

Il leader nordcoreano Kim Jong-un ha espresso solidarietà al presidente russo Putin
Il leader nordcoreano Kim Jong-un ha espresso solidarietà al presidente russo Putin

Corea del Nord e Covid

La parola lockdown evoca nel resto del mondo il Covid-19, ma il Nord finora non ha segnalato all’Oms alcuna infezione e, insieme all’Eritrea, è l’unico Paese a non aver avviato alcuna campagna di vaccinazione, rifiutando sia i sieri offerti dai programmi dell’Organizzazione mondiale della sanità sia quelli messi a disposizione dalla Cina, l’alleato storico.

La politica di Kim Jong-un di fatto è stata quella di chiudere le frontiere e sigillare il Paese. Anche per questo è praticamente impossibile capire che cosa stia accadendo. 

A fine aprile, il collegamento ferroviario per il trasporto merci sino-nordcoreano è stato sospeso dopo che la città di confine di Dandong, sul lato cinese, connessa a Sinuiju dal ponte dell’Amicizia, ha registrato alcuni contagi e ha avviato test di massa e lockdown.

L’ordine di chiudersi in casa non è una novità a Pyongyang: anzi, è ricorrente sia per contro gli alti livelli di inquinamento in arrivo dalla Cina e che spesso arriva anche a Seul, sia per la polvere gialla da scenari apocalittici della sabbia del deserto del Gobi. 

La solidarietà a Putin

Intanto si apprende che il leader nordcoreano Kim Jong-un ha espresso la "ferma solidarietà" del suo Paese verso la Russia in un messaggio inviato al presidente Vladimir Putin per la celebrazione del Giorno della Vittoria. Nel messaggio Kim ha espresso vicinanza "alla causa del popolo russo per sradicare la minaccia politica e militare e il ricatto delle forze ostili e per salvaguardare la dignità, la pace e la sicurezza del Paese", ha riferito la Kcna. Ha anche espresso "la convinzione che le relazioni strategiche e tradizionali di amicizia tra i due Paesi si svilupperanno maggiormente in conformità con le esigenze dei tempi".

I rapporti con la Corea del Sud

E prorpio oggi nella Corea del Sud  è iniziato ufficialmente il mandato del nuovo presidente Yoon Suk-yeol. Che ha mandato un messaggio distensivo a Kim. “Se la Corea del Nord s’impegna genuinamente in un processo per completare la denuclearizzazione, siamo preparati a lavorare con la comunità internazionale per presentare un audace piano che rafforzerà ampiamente l’economia della Corea del Nord e migliorerà la qualità della vita per il suo popolo”, ha affermato il nuovo presidente sudcoreano. L’apertura arriva in un momento in cui i segnali da Pyongyang sono molto pesanti. Dall’inizio dell’anno la Corea del Nord ha effettuato 15 test missilistici, mentre Seoul e Washington hanno fondati sospetti che il regime di Kim stia preparando il suo settimo test nucleare, il primo dal 2017.