Per approfondire:
Chissà che cosa penserebbe Hugh Hefner del Metaverso, di un realtà virtuale e digitale piena di avatar che egli non concepiva perché a lui piaceva vivere sulle cose terrene, sul nudo integrale e le conigliette, sulle feste in piscina e sulle copertine del suo Playboy che per anni ha entusiasmato e guidato la rivoluzione sessuale prima in America poi in tutto il mondo. Lui non c’è più da cinque anni e quindi questa rivoluzione "per un Playboy di oggi che non è il Playboy di Hugh Hefner" forse lo offenderebbe. "Il movimento femminista, figlio della rivoluzione sessuale di cui Playboy è stato parte integrante – diceva il fondatore della rivista nel 2006 –, a un certo punto si è confuso le idee pensando che liberazione sessuale ed emancipazione della donna fossero due idee in conflitto tra loro". Adesso cambia tutto. Il celebre coniglio di Playboy – comunica l’azienda – sbarcherà "nel digitale attraverso una serie di NFT, non fungible token, e la riproduzione della sua famosa mansion sul Metaverso". Dal 2016 il brand è in mano alla Hammy Media Ltd per 500 milioni di dollari e la politica della nuova proprietà è più all’avanguardia dal punto di vista tecnologico che non pratico. La società ha lanciato migliaia di Playboy NFT con avatar di coniglietti e ha inaugurato una piattaforma social digitale chiamata Centerfold, dove sono fruibili foto di modelli e modelle in biancheria intima. Un altro passo dell’azienda è stato Rabbitars, 11.953 opere d’arte digitali originali che raffigurano coniglietti simili ai cartoni venduti su OpenSea. Sono state trasferite nel Metaverso anche le copertine più celebri della rivista, perfino quelle di David Bowie sono state trasformate in "gettoni non fungibili". La cosa più importante che lega la prima vita di Playboy a quella attuale nel Metaverso è una figura emblematica della ...
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