Mercoledì 24 Aprile 2024

Congo, rapiti tre baby scimpanzé. Chiesto un riscatto al parco: "Non possiamo pagare"

Il fondatore del Jeunes Animaux Confisqués au Katanga: "Questa è la prima volta al mondo che i cuccioli di scimmia vengono rapiti a scopo di estorsione"

Uno dei tre scimpanzé rapiti nel video inviato dai criminali

Uno dei tre scimpanzé rapiti nel video inviato dai criminali

Parigi, 24 settembre 2022 - È stato chiesto il riscatto per tre piccoli scimpanzé rapiti, l'incredibile storia arriva dalla Repubblica Democratica del Congo. Come riferisce la Cnn, forse è per la prima volta al mondo è stato chiesto un riscatto per tre baby primati, sottratti dalla riserva dove erano nati.

César, Hussein e Monga, assieme ad altri due piccoli scimpanzé, erano stati salvati da Franck Chantereau, fondatore del J.A.C.K. Jeunes Animaux Confisqués au Katanga (tradotto "Giovani animali confiscati in Katanga"), un parco "santuario", come si definisce, "per salvare i primati dal traffico di specie minacciate", che si trova a Lubumbashi, vicino al confine tra la Repubblica Democratica del Congo e lo Zambia, proprio sulla rotta-chiave del contrabbando di scimmie.

Il rapimento è avvenuto il 9 settembre, quando alle 3 del mattino alcuni uomini hanno fatto irruzione nel santuario, e hanno cercato di afferare i 5 scimpanzè, riuscendo a prenderne sono tre perché gli altri due erano scappati, e si erano nascosti in cucina dove li ha ritrovati  la moglie di Chantereau. 

Un'ora più tardi l'incredibile richieste di riscatto, con video di prova, ha raccontato il titolare del parco:  "Ci hanno detto che avevano pianificato di rapire i miei figli che dovevano venire qui in vacanza. Ma, non essendo arrivati, i rapitori hanno preso questi tre piccoli in ostaggio e ci hanno chiesto una grande quantità di denaro". 

Se non sarà pagato il riscatto i rapitori hanno fatto sapere di essere pronti a ferire gli scimpanzè. Chantereau ha sottolineato: "Questa è la prima volta al mondo che i cuccioli di scimmia vengono rapiti a scopo di riscatto", poi ha lanciato un appello: "Ovviamente, è impossibile per noi pagare. Non solo non abbiamo i soldi, ma bisogna capire che, se veniamo loro incontro potrebbero benissimo farlo di nuovo dopo due mesi. Inoltre non abbiamo alcuna garanzia che ci restituiscano le scimmiette". E ha concluso sottolineando che pagare "potrebbe creare un precedente" pericoloso spingendo altri criminali a fare lo stesso.