Domenica 20 Luglio 2025
PAOLO GIROTTI
Esteri

Combattente italiano ucciso. Era un ex parà della Folgore: "Difendeva Kiev ed Europa"

Thomas D’Alba, 40 anni, viveva a Legnano. Un anno fa la scelta di partire. L’annuncio dato da un influencer ucraino: "Un uomo gentile e coraggi". .

Thomas D’Alba, 40 anni, viveva a Legnano. Un anno fa la scelta di partire. L’annuncio dato da un influencer ucraino: "Un uomo gentile e coraggi". .

Thomas D’Alba, 40 anni, viveva a Legnano. Un anno fa la scelta di partire. L’annuncio dato da un influencer ucraino: "Un uomo gentile e coraggi". .

LEGNANO (Milano)Lo scorso anno aveva deciso di lasciare il suo lavoro tranquillo di insegnante di musica, dicendo agli amici e ai colleghi che sarebbe andato in Ucraina per portare la sua esperienza di ex militare della Folgore nel conflitto che dura dal 2022: pochi giorni fa Thomas D’Alba, classe 1985, è caduto a Sumy, sotto il fuoco russo, ed è diventato così il settimo italiano morto in guerra nello scontro fra Kiev e Mosca. "Thomas D’Alba era un uomo gentile e coraggioso, un italiano. È caduto in battaglia, nella regione di Sumy, difendendo l’Ucraina e l’Europa – ha dato così la notizia Vadislav Maisrtrouk, creator digitale e attivista ucraino –. Thomas non era uno sprovveduto, ma un professionista, aveva già servito nell’esercito italiano, nella Folgore… non se l’è sentita di rimanere a guardare. Ha rinunciato al lavoro ben pagato per uno stipendio mediocre, considerando i rischi, invece degli aperitivi con gli amici ha scelto le esercitazioni al freddo nei boschi, alle notti tranquille passate nel proprio letto ha preferito un sacco a pelo in una trincea". L’ex parà è morto quindi nella cittadina a trenta chilometri dal confine, su cui in queste settimane si sta riversando molta della potenza di fuoco russa, nel tentativo di sfondare il fronte nord-orientale.

Il quarantenne per parecchi anni aveva insegnato batteria alla scuola di Musica Niccolò Paganini di Legnano, a pochi chilometri da Milano, città dove viveva da solo, in un appartamento preso in affitto nella zona del centro: un insegnante bravo e stimato, che a inizio 2024 aveva improvvisamente deciso di dimettersi dal ruolo di docente e partire."Non è mai sceso nei dettagli di quello che avrebbe fatto in Ucraina – spiega ora Fabio Poretti, direttore della scuola di musica dove Thomas ha insegnato fino ai primi mesi del 2024 –, però ci aveva fatto capire che sarebbe partito per fare il formatore, forse per discrezione o perché nessuno si preoccupasse: di certo Thomas non ha fatto la sua scelta per motivi economici. Avrebbe guadagnato la stessa cifra se fosse rimasto in Italia, perché parliamo di uno stipendio da impiegato. L’impressione è che credesse davvero, senza enfasi, in quello che stava facendo e lo faceva col cuore".

"L’ho conosciuto per caso una sera in Ucraina: c’era un pianoforte in un locale e mi sono messo a suonare una canzone. Lì non ci sono molti italiani, abbiamo iniziato a parlare e siamo subito diventati amici – racconta Fabio De Vincente, cantautore e musicista italiano che nel 2024 ha collaborato a Kiev con la star ucraina Alyosha –. In Ucraina mi esibisco negli ospedali, nei centri di riabilitazione, e in una di queste occasioni Thomas mi ha accompagnato, solo pochi mesi fa, nei suoi due giorni di turno di riposo da soldato. È importante sottolineare e capire che non stiamo parlando di un fanatico, ma di una persona di grande umanità, discrezione e con un grande cuore. Ora che la bolla è esplosa, questo gli va riconosciuto. Non aveva bisogno di fama, non voleva popolarità: voleva rimanere nell’ombra e aiutare chi era in difficoltà".