
Il senatore Miguel Uribe
Roma, 8 giugno 2025 – Miguel Uribe, senatore di 39 anni candidato conservatore alle prossime elezioni presidenziali in Colombia, è stato ferito colpi d'arma da fuoco durante in comizio a Bogotà. Secondo quanto riportano i media locali, il 39enne stava parlando con i suoi sostenitori nella parte occidentale della capitale quando una persona armata gli ha sparato due volte alla testa e una volta al ginocchio. L'aggressore è stato individuato e arrestato dalle forze dell'ordine. Uribe è stato ricoverato in ospedale in condizioni gravissime.
Fermato 15enne, aveva una pistola
Per l'attentato a Uribe, in cui sono rimaste ferite altre due persone, "è stato fermato un minorenne di 15 anni che aveva con sé una pistola 'Glock' da 9 millimetri", ha dichiarato la Procura della capitale colombiana.
Come sta Uribe
Secondo quanto si apprende, Uribe ha superato con successo un primo intervento chirurgico al quale è stato sottoposto dopo essere stato raggiunto da tre proiettili, due alla testa e uno al ginocchio. Lo annuncia Fernando Galan, sindaco di Bogotà. "La violenza non può mai essere la strada… spero vivamente che (Uribe) stia bene e fuori pericolo", ha scritto sui social la ministra degli Esteri colombiana Laura Sarabia.
La madre rapita da Escobar, morì nel blitz per salvarla
Uribe appartiene a una nota famiglia colombiana, suo padre era un dirigente sindacale e un uomo d'affari legato al Partito liberale. Sua madre era la nota giornalista Diana Turbay, rapita nel 1990 da un gruppo al soldo del narcotrafficante Pablo Escobar e morta alcuni mesi dopo in un fallito tentativo di salvataggio. La reporter era a sua volta figlia di Julio César Turbay Ayala, 25esimo presidente della Colombia. Fondò e diresse la rivista di informazione Hoy x Hoy ed era nota per le sue domande pungenti, la profonda empatia e il rifiuto di sensazionalizzare la violenza. Il 25 gennaio 1991, a soli 40 anni, morì per una ferita da arma da fuoco durante un blitz andato storto. Era stata tenuta in ostaggio da quasi cinque mesi da membri del cartello di Medellín, l'impero criminale più temuto della Colombia, guidato da Escobar. Non fu mai confermato se il colpo mortale fosse stato sparato dai suoi rapitori o dalla polizia, ma l'operazione, condotta all'insaputa della famiglia, fu ampiamente condannata.
Rubio: “Attentato frutto della violenta retorica della sinistra”
"Questa è una minaccia alla democrazia e il risultato della violenta retorica della sinistra proveniente dai più alti livelli del governo colombiano". Con queste parole il segretario di Stato statunitense, Marco Rubio, ha condannato il tentato omicidio del senatore conservatore Miguel Uribe. Rivolgendosi al presidente Gustavo Petro, Rubio ha chiesto di "attenuare la retorica incendiaria e proteggere i funzionari colombiani".
Meloni: “Spari durante comizio lasciano senza parole”
“Lascia senza parole quanto accaduto al candidato alle presidenziali colombiane, Miguel Uribe Turbay, che si trova in fin di vita dopo essere stato raggiunto da alcuni colpi di arma da fuoco mentre teneva un comizio pubblico a Bogotà”. Lo scrive sui social la presidente del Consiglio Giorgia Meloni. “Esprimo la vicinanza mia e di tutto il Governo italiano al senatore Uribe e ai suoi familiari, unitamente alla condanna per questo grave attentato alla democrazia e all'auspicio che venga fatta piena luce sulle responsabilità” conclude la premier.