Razzismo, Coca Cola boicotta Facebook e altri social

Stop alla pubblicità digitale per almeno un mese a partire dal 1° luglio. La replica di Facebook: "Facciamo più di altri contro". Zuck più 'povero' di 7,2 miliardi di dollari

James Quincey, Ceo di Coca Cola

James Quincey, Ceo di Coca Cola

Roma, 27 giugno 2020 - La Coca-Cola ha annunciato di essersi unita al boicottaggio di Facebook, Instagram, YouTube, Twitter e degli altri social media accusati di non fare abbastanza per combattere la presenza di contenuti d'odio e razzisti nelle proprie piattaforme. Il gigante americano ha detto che fermerà tutte le sue pubblicità digitale almeno per un mese a partire dal primo luglio.

"Non c'è spazio per il razzismo nel mondo e non c'è spazio per il razzismo sui social media", ha denunciato il presidente e Ceo di Coca-Cola James Quincey in una nota, reclamando maggiore affidabilità e trasparenza. L'azienda ha tuttavia spiegato che ciò non significa che la Coca-Cola si unisca al movimento lanciato la settimana scorsa da alcune associazioni, #StopHateForProfit, per ottenere una regolamentazione più stringente dei messaggi che incitano all'odio, al razzismo o alla violenza. Venerdì era stata Unilever, uno dei giganti mondiali dell'agroalimentare, ad annunciare la sospensione delle proprie campagne pubblicitarie su Facebook, Twitter e Instagram fino almeno alla fine dell'anno.

La replica di Facebook

Sulla vicenda risponde con una nota Facebook, senza mai citare la Coca cola. "Investiamo miliardi di dollari ogni anno per mantenere la nostra comunità sicura e lavoriamo costantemente con esperti esterni per rivedere e aggiornare le nostre policy - scrive l'azienda - Ci siamo sottoposti a una audit sui diritti civili e abbiamo bandito 250 organizzazioni della supremazia bianca da Facebook e Instagram. Gli investimenti che abbiamo fatto in Intelligenza Artificiale - si legge nella nota - ci permettono di individuare quasi il 90% dei discorsi d'odio su cui interveniamo prima che gli utenti ce li segnalino, mentre un recente rapporto dell'Unione Europea ha rilevato che Facebook ha esaminato più segnalazioni di hate speech in 24 ore rispetto a Twitter e YouTube. Sappiamo di avere ancora molto lavoro da fare, e continueremo a collaborare con i gruppi per i diritti civili, il Garm e altri esperti per sviluppare ancora più strumenti, tecnologie e policy per continuare questa lotta". 

Quanto ha perso Zuckerberg

Mark Zuckerberg, vittima del boicottaggio di Facebook da parte dei big (da ultima la Coca Cola), si ritrova ad aver perso già 7,2 miliardi di dollari di ricchezza personale. Le azioni del gruppo infatti hanno chiuso la settimana di contrattazioni a Wall Street perdendo l'8,3%, il risultato peggiore degli ultimi tre mesi.  E secondo il Bloomberg Billionaires Index, con il calo di 56 miliardi di dollari del valore di mercato di Facebook il patrimonio del suo fondatore è sceso a 82,3 miliardi di dollari. Zuck è così scivolato al quarto posto nella classifica dei Paperoni, superato dal re del lusso Bernard Arnault, boss di Louis Vuitton, che raggiunge sul podio con Jeff Bezos e Bill Gates.