Claudio Mandia morto a New York, la polizia: "Decesso per impiccagione"

La famiglia: "Misure punitive hanno portato al suicidio". Il ragazzo sarebbe stato confinato in una camera, senza compagni, e sottoposto a regime blindato per 3 giorni, con i pasti lasciati fuori dalla porta

Claudio Mandia (foto dal profilo Instagram)

Claudio Mandia (foto dal profilo Instagram)

Roma, 23 febbraio 2022 - "La tragica notizia della sua morte è ancora più dolorosa per le circostanze in cui Claudio ha trascorso gli ultimi giorni su questa terra". In un comunicato, diffuso dall'avvocato americano, la famiglia di Claudio Mandia, il giovane di Battipaglia morto in un college a New York alla vigilia del suo diciottesimo compleanno, conferma quanto riportano organi di stampa e cioè che il decesso sarebbe avvenuto per suicidio. "Decesso avvenuto per impiccagione", conferma il dipartimento di polizia di Mt. Pleasant in un macabro comunicato. Viene spiegato che la mattina del 17 febbraio è stata ricevuta una chiamata di emergenza per una persona suicida dalla EF Academy, nello stato di New York. "Entrando nella stanza - si legge nella nota diffusa ad alcuni media - gli agenti hanno scoperto uno studente maschio di 17 anni, deceduto. La morte è avvenuta per impiccagione. Immediatamente è stata avviata un'indagine". Un gesto estremo che potrebbe essere conseguenza - secondo l'ipotesi ventilata nel comunicato -  della punizione che gli sarebbe stata inflitta nel college: un isolamento di tre giorni per aver copiato un compito importante, propedeutico al conseguimento del diploma finale e quindi all'accesso all'Università.

Il giallo sulla morte

Claudio, ricorda il legale, "era una persona e uno studente meraviglioso e non vedeva l'ora di incontrare la sua famiglia a New York per celebrare il suo diciottesimo compleanno". Il giovane è morto nella notte tra giovedì e venerdì. I genitori, assieme alle tre sorelle, erano arrivati sabato per festeggiare insieme a lui il suo diciottesimo compleanno e al loro arrivo in aeroporto sono stati avvertiti della tragedia. In un primo momento si era parlato di malore. Poi altre ipotesi, dal gioco estremo alle violenze giovanili. E infine la pista del suicidio.

L'accusa della famiglia

La famiglia accusa infatti il campus internazionale della Ef Academy di New York, dove Claudio era iscritto da due anni, di aver adottato "misure primitive": il ragazzo era destinato all'espulsione e, in preda all'angoscia, si sarebbe tolto la vita la notte prima dell'arrivo della famiglia.  Il comunicato è stato pubblicato dai legali americani che si occupano del caso. "La famiglia Mandia - si legge - è grata per l'amore e il sostegno ricevuto da amici e compagni del loro amato figlio". "Mentre l'indagine non è ancora conclusa - scrivono i legali - è già chiaro che Claudio è stato sottoposto per giorni a un isolamento come 'punizione' per un lavoro in classe. Che qualsiasi istituto sottoponga uno dei suoi studenti a misure così primitive appare inimmaginabile alla famiglia Mandia e ha portato Claudio a togliersi la vita mentre era in isolamento e senza custodia da più di tre giorni".

Il ragazzo sarebbe stato confinato in una camera, senza compagni, e sottoposto a regime blindato, con i pasti lasciati fuori dalla porta. "La famiglia - conclude il documento dei legali - ha in programma di agire ma al momento non vuole commentare". Per capirne di più occorrerà attendere l'esito delle indagini della polizia del luogo che dovrà accertare anche la natura della 'detenzione' di fatto del giovane nei giorni in cui è stato isolato dal resto della classe. Già effettuata l'autopsia, si attende ora il rientro in Italia della salma per la celebrazione dei funerali.