Per approfondire:
"La Cina deve riportare al più presto la pace in Ucraina. È nel suo interesse nazionale. Pechino ha un piede in due staffe, ha una forte complementarità con la Russia, con la quale ha in comune la difesa dall’espansionismo americano, ma l’interscambio tra Russia e Cina è di dieci volte inferiore di quello tra Cina e Occidente. Quindi, la Cina ha interesse a fare tacere le armi per evitare che la guerra danneggi le catene di valore. Ma il problema è il come e il quando". Così Alberto Bradanini, già ambasciatore a Teheran e a Pechino, e attuale presidente del Centro Studi sulla Cina contemporanea. Taiwan: violato lo spazio aereo da 13 caccia cinesi Ucraina, Emma Bonino: "Ecco cosa possono fare Ue e Nato per fermare Putin" Ambasciatore, il Financial Times dice che la Cina sarebbe disponibile ad aiutare militarmente la Russia. È credibile? "Mi pare, diciamo, altamente improbabile. Semmai è la Cina a comprare armi dalla Russia. Come in ogni guerra c’è una disinformazione terrificante, da entrambe le parti. Una notizia del genere suona a caldo poco credibile, ma serve a far pressione sulla Cina perché con accuse simili un pò di fango rimane sempre". Kadyrov e il bluff: il brutale leader ceceno non è a Kiev Lei ritene invece che l’interesse della Cina sia in realtà opposto. Perché? "La Cina è una nazione che ha bisogno della pace, non solo come scelta valoriale astratta ma per ragioni concrete. la struttura economica della Cina presuppone la pace. La crescita della sua economia, massima priorità del Partito Comunista, dipende da tre fattori: domanda interna, investimenti e, molto, commercio. Quest’ultimo, tuttora cruciale, è la prima vittima di una guerra e ha riflessi pesanti sulla crescita economica sulla quale la Cina punta molto per uscire dal sottosviluppo e per l’emancipazione del Paese. ...
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