Cina, "minaccia radioattiva imminente". L'annuncio dell'azienda francese costruttrice

Le autorità statunitensi stanno seguendo gli sviluppi di una fuga da un impianto nucleare di Taishan, nella provincia del Guangdong. La Cina rassicura: gli indicatori ambientali sono normali

La centrale nucleare di Taishan in una foto di Wikimedia

La centrale nucleare di Taishan in una foto di Wikimedia

Roma, 14 giugno 2021 - Possibile minaccia nucleare in Cina. Dalla scorsa settimana le autorità statunitensi stanno seguendo gli sviluppi di una potenziale fuga radioattiva da un impianto nucleare di Taishan, nel sud della Cina. La denuncia è arrivata l'8 giugno al Dipartimento per l'Energia degli Stati Uniti da Framatome, l'azienda francese che ha partecipato alla costruzione della centrale e in parte (30%) la possiede tramite una joint venture, che ha avvertito gli americani di una "minaccia radioattiva imminente". A preoccupare uno dei due nuovissimi e costosissimi reattori EPR della centrale, che secondo Framatome ha fatto registrare "un aumento della concentrazione di alcuni gas nobili nel circuito primario".

Secondo la CNN, che ha rivelato la notizia, il gruppo transalpino EDF ha denunciato che le autorità locali, per evitare di dover chiudere la centrale, hanno innalzato i limiti consentiti di radiazioni rilevati all'esterno. Per la CNN il Consiglio di Sicurezza Nazionale ha tenuto più riunioni la scorsa settimana per monitorare la situazione, tra cui due a livello di vice e un altro incontro a livello di assistente segretario venerdì, che è stato guidato dal direttore senior NSC per la Cina Laura Rosenberger e dal direttore senior per il controllo degli armamenti Mallory Stewart. L'amministrazione Biden ha discusso la situazione con il governo francese e i propri esperti al Dipartimento dell'Energia. Gli Stati Uniti sono stati anche in contatto con il governo cinese. Secondo le fonti contattate da CNN, l'amministrazione Biden ritiene che l'impianto "non sia ancora a un livello di crisi".

Da parte sua la Cina rassicura sul funzionamento dell'impianto nucleare e sostiene che gli indicatori ambientali all'interno e intorno all'impianto di Taishan sono normali. "I due reattori nucleari di Taishan - ha detto la compagnia - sono entrambi operativi, l'unità 2 aveva recentemente completato una revisione e si è collegata con successo alla rete il 10 giugno 2021". "Da quando è stata messa in rete - prosegue la dichiarazione - la direzione della centrale nucleare di Taishan ha controllato rigorosamente il funzionamento delle unità in conformità con i documenti di licenza d'esercizio e le procedure tecniche. Tutti gli indicatori di funzionamento delle due unità hanno soddisfatto i requisiti dei regolamenti di sicurezza nucleare e le specifiche tecniche della centrale". 

Dopo che la notizia è uscita sulla Cnn la società Framatome, parte del gruppo francese Edf, ha emesso una nota nella quale ha riconosciuto che  "sta sostenendo la risoluzione di un problema di prestazioni nella centrale nucleare di Taishan nella provincia di Guangdong, in Cina". "Secondo i dati disponibili - ha poi precisato - l'impianto sta funzionando entro i parametri di sicurezza. Il nostro team sta lavorando con gli esperti del settore per valutare la situazione e proporre soluzioni per affrontare qualsiasi potenziale problema". Framatome ridimensiona in pubblico la minaccia rivelata in privato al governo americano, ma non nega l'esistenza di un problema.  Framatome ha detto anche di aver contattato la joint venture TNPJVC e di aver "richiesto la costituzione di un consiglio di amministrazione straordinario di TPNJVC affinchè il management presenti tutti i dati e le decisioni necessarie".