Giovedì 25 Aprile 2024

Cile, 3 morti negli scontri. Scatta il coprifuoco come ai tempi di Pinochet

Continua la protesta per l'aumento dei prezzi del trasporto pubblico. Coprifuoco dalle 22 alle 7 del mattino

Santiago, l'esercito contro i manifestanti (Ansa)

Santiago, l'esercito contro i manifestanti (Ansa)

Roma, 20 ottobre 2019 - Continuano le proteste in Cile per l'aumento dei prezzi del trasporto pubblico: tre persone sono morte nei disordini, in un incendio scoppiato in un supermercato saccheggiato nel comune di San Bernardo. I vigili del fuoco hanno trovato due corpi carbonizzati mentre un terzo è morto in ospedale. In diverse città del paese, supermercati e negozi sono stati saccheggiati, in un clima di caos per le manifestazioni iniziate a Santiago.

Proclamato coprifuoco totale

Il generale Javier Iturriaga del Campo, incaricato della sicurezza a Santiago del Cile durante lo stato di emergenza dichiarato dopo le violenze dei giorni scorsi, ha detto che nella capitale cilena e nei dintorni sarà in vigore un coprifuoco dalle 22 alle 7 del mattino. L'esercito aiuterà la polizia a pattugliare le strade durante l'emergenza dichiarata per 15 giorni, durante i quali le autorità potranno limitare la libertà di movimento e di riunione. 

Migliaia di manifestanti hanno assaltato nei giorni scorsi le stazioni della metropolitana: Iturriaga ha parlato di 41 stazioni vandalizzate su 136, ma poi il presidente Sebastian Pinera ne ha contate oltre 78. La polizia ha riferito di 156 agenti e 11 civili feriti, e oltre 300 persone arrestate. Eventi culturali e sportivi sono stati cancellati e i negozi ieri sono rimasti chiusi, come pure l'intera rete di trasporto sotterraneo. Centinaia di soldati stanno presidiando le strade di Santiago, per la prima volta dal 1990, quando il Cile tornò alla democrazia dopo la dittatura di Augusto Pinochet.