Venerdì 19 Aprile 2024

La Cia diffonde un video sui social per reclutare spie dalla Russia. Ecco chi sono i candidati ideali

Una clip di due minuti per convincere i cittadini di Putin a condividere informazioni sul loro Paese. “Le persone intorno a voi non vogliono la verità. Noi sì. Contattateci”

Willam Burns, a capo della Cia dall'11 gennaio 2021

Willam Burns, a capo della Cia dall'11 gennaio 2021

Washington (Stati Uniti), 16 maggio 2023 – La Cia ha intenzione di ampliare il proprio ‘team’ di spie russe. Per farlo si è rivolta ai delusi dalla guerra in Ucraina e dalla vita in Russia facendo circolare un video di due minuti, con l’intento di persuaderli a condividere informazioni segrete sul loro Paese. “La Cia vuole sapere la verità sulla Russia e sta cercando persone affidabili che possano dircela”, questo l'appello lanciato.

Il contenuto è stato inizialmente postato all’interno del canale Telegram dell’agenzia americana, essendo questo social in Russia una fonte popolare di notizie non filtrate. Il principale mezzo per diffondere e ottenere informazioni di ogni tipo, dalla politica alla guerra, come ha dichiarato un funzionario della stessa Cia all’Agence France-Presse. Successivamente, è stato postato anche su altre piattaforme come Facebook, Instagram, YouTube e Twitter.

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La trama del video

La voce profonda di un narratore fa da filo conduttore della ‘storyline’ del video, caratterizzato da toni emotivi, nel quale i colori freddi – a richiamo delle temperature dei luoghi mostrati – vengono compensati da calorosi gesti di affetto familiare. Protagonisti indiscussi della clip sono infatti il senso di patriottismo, la cultura nazionale e il tema della famiglia. Valori a cui la voce di sottofondo si appella, citando alcuni aforismi dei grandi autori della letteratura russa, Tolstoj e Dostoyevsky. “Vivremo con dignità, grazie alle mie azioni”, dice il narratore in lingua originale. 

Nelle immagini si alternano diversi cittadini russi che raccontano le loro vite, mentre riflettono su importanti decisioni da prendere. I soggetti sono anche il target di riferimento, le spie ideali che la Cia spera di trascinare dalla propria parte: una donna che lavora su un computer governativo, un uomo che entra in un edificio istituzionale e fa vedere la sua carta d’identità prima di sedersi davanti ad una scrivania con una pila di documenti. Persone che operano nei settori dell’intelligence, della diplomazia, della scienza e della tecnologia, pratiche degli ingranaggi della macchina amministrativa dello Stato. Tutte potenziali risorse preziose per l’agenzia di spionaggio. 

Il punto cardine del video risulta palese quando l'attenzione si sposta su una donna in auto che usa il telefono per contattare la Cia, prima che appaiano il logo dell'agenzia e le istruzioni testuali per un contatto anonimo e sicuro, tramite il ‘deep web’.

Le indicazioni indicano un “Il nostro obiettivo è fornire mezzi il più possibile sicuri per contattarci”, ha dichiarato il funzionario di cui sopra, anche lui nell’anonimato.

Gli intenti della Cia 

L’intenzione degli Stati Uniti, ha sottolineato l'agenzia, non è di provocare una rivolta o un cambio di regime ma, al contrario, mettere i cittadini russi nella condizione ideale per poter aiutare il proprio Paese a voltare pagina e andare avanti. 

Nessun riferimento esplicito né alla guerra né al presidente Vladimir Putin, pur essendo entrambe presenze sottintese. Si punta piuttosto a insistere su temi ‘senza tempo’, che hanno convinto i russi scontenti a contattare la Cia anche in circostanze passate. La convinzione di fondo dell'agenzia canadese è che i russi stiano attraversando un momento storico caratterizzato dal dubbio, dall'oppressione e dalla mancanza di uno scopo da raggiungere. 

“Contattateci”, esorta. “Forse le persone intorno a voi non vogliono la verità. Noi sì”, conclude il colosso dello spionaggio americano.