Mercoledì 11 Giugno 2025
REDAZIONE ESTERI

Chi è Elias Rodriguez, il sospetto attentatore di Washington. Estremista filo-palestinese di Chicago, rischia la pena di morte

L’uomo, 30 anni, sarebbe legato a un gruppo marxista-leninista, che ha esortato i suoi membri a firmare un impegno contro il “genocidio” israeliano. La perquisizione in casa dell’Fbi e il lavoro da amministrativo

Chi è Elias Rodriguez, il sospetto attentatore di Washington. Estremista filo-palestinese di Chicago, rischia la pena di morte

Washington, 22 maggio 2025 – Ha urlato "Palestina libera" mentre sparava e uccideva due dipendenti dell'ambasciata israeliana all'esterno del Capital Jewish Museum di Washington. Il sospetto autore dell'agguato si chiama Elias Rodriguez ed è un trentenne di Chicago, dove è nato, cresciuto e abita. Una volta fermato dalla sicurezza del museo, ha indicato il punto si era disfatto dell'arma. L'Attorney General americana, Pam Bond, ha detto che ha agito da solo, mentre il direttore dell'Fbi, Kash Patel, ha definito l'attentato "un atto di terrorismo". Ora rischia la pena di morte.

Nel riquadro il momento in cui Elias Rodriguez viene fermato dopo l'attentato (Ansa/X)
Nel riquadro il momento in cui Elias Rodriguez viene fermato dopo l'attentato (Ansa/X)

Estremista di sinistra e filo-palestinese

Secondo quanto scrive il Times of Israel, è membro di un gruppo di estrema sinistra che si batte per i diritti dei palestinesi. Nel 2017 partecipò a una protesta davanti all'abitazione dell'allora sindaco di Chicago, Rahm Emanuel, in qualità di membro del Partito per il Socialismo e la Liberazione, riporta il giornale del gruppo Liberation. All'epoca, le autorità non ritennero che la protesta fosse legata alle origini israeliane di Emanuel. Ieri il gruppo marxista-leninista aveva esortato online i suoi membri a firmare un impegno volto a fermare il "genocidio" israeliano contro i palestinesi

I poster in casa e le manifestazioni pro-pal

Gli agenti e artificieri dell'Fbi hanno perquisito il suo appartamento ad Albany Park, uno dei quartieri etnicamente più eterogenei di Chicago, che un tempo ospitava immigrati ebrei. Sulla finestra dell'appartamento sono stati trovati due poster: uno con su scritto "Giustizia per Wadea", il bambino palestinese americano di 6 anni ucciso a Chicago due anni fa; sull'altro "Tikkun Olam significa Palestina libera", laddove Tikkun Olam è un'espressione ebraica per dire "curare il mondo". Scorrendo il suo account X di Rodriguez, si scopre che nel 2023 aveva postato il video di una manifestazione pro Palestina a Chicago.

La lettera in cui criticava Israele

Qualche giorno fa Rodriguez aveva postato una lunga lettera in cui criticava Israele per le "atrocità al di là di ogni descrizione" commesse contro i palestinesi. "Dopo alcuni mesi di rapido aumento del numero delle vittime, Israele ha annullato la capacità di continuare a contare i morti –si legge nella missiva, datata 20 maggio e ora riportata da alcuni media americani –. L'opinione pubblica si è rivoltata contro lo stato di apartheid genocida, e il governo americano ha semplicemente scrollato le spalle, facendo a meno dell'opinione pubblica, criminalizzandola dove può, soffocandola con blande rassicurazioni sul fatto che sta facendo tutto il possibile per contenere Israele laddove non può criminalizzare del tutto la protesta".

Il lavoro amministrativo

Secondo un profilo pubblicato sul social LinkedIn, dal 2024 Rodriguez lavora come specialista amministrativo per l'American Osteopathic Association, l'organizzazione che rappresenta gli oltre 197.000 medici osteopati e studenti di medicina osteopatica negli Stati Uniti, che ha sede – appunto – a Chicago. In precedenza, l'uomo era ricercatore di storia per un archivio online di resoconti di vita afroamericani fondato dalla Carnegie Mellon University, denominato The History Makers. Nel profilo pubblicato sul sito web dell'archivio si legge che si è laureato all'Università dell'Illinois, "ama leggere e scrivere narrativa, la musica dal vivo, il cinema ed esplorare nuovi luoghi".