Roma, 21 maggio 2025 – Antonio Omar Dridi, 34 anni, originario di Palermo, è stato ucciso in Ucraina mentre combatteva contro la Russia. La conferma ufficiale della morte del combattente italiano è arrivata questa mattina. Dridi è il quinto connazionale deceduto sul campo di battaglia dall’inizio della guerra. La notizia è stata pubblicata sulla pagina Facebook di Memorial, International Volunteers for Ukraine, l’organizzazione internazionale che coordina volontari stranieri impegnati nel conflitto. “Il nostro amato fratello Antonio Omar Dridi, che serviva come volontario in Ucraina, è morto sul campo di battaglia. Onore, gloria e gratitudine al nostro fratello”. si legge nel post che conclude con un invito: “Aiutaci a onorarlo affinché non venga dimenticato”.

L’ultima telefonata alla sorella Noah
La notizia della morte non è arrivata come un fulmine a ciel sereno per la famiglia. Di Dridi non si sapeva più nulla dal 27 marzo scorso, quando era stato dato per disperso. L’ultimo contatto con la famiglia risaliva a pochi giorni prima, quando aveva parlato con la sorella Noah. "Mio fratello era uno spirito libero, non ha mai voluto rimanere fermo in un posto", raccontava Noah in un'intervista al Tg1. Originario di Palermo, da anni Driri viveva all'estero.
Bombardato il bunker dove si trovava
Il ministero degli Esteri, in una nota, aveva indicato che Dridi risultava "disperso in azione dal 27 marzo". A fine marzo, un commilitone aveva telefonato alla sorella di Dridi per riferire che il bunker dove si trovava era stato bombardato. Da quel momento il cellulare del 34enne risultava irraggiungibile e di lui non si erano più avute notizie né dai compagni d’armi né dalle autorità ucraine.
La Farnesina non conferma la morte
Che le speranze di trovarlo in vita fossero ridotte al lumicino lo conferma anche il fatto che Dridi è stato ricordato insieme agli altri foreign fighter italiani partiti per difendere la libertà del popolo ucraino, in piazza dell'Indipendenza a Kiev, durante la cerimonia del 9 maggio in occasione della giornata dell'Europa. Alla cerimonia organizzata da Europa radicale, erano presenti circa 80 italiani. La notizia della scomparsa era emersa alcune settimane fa, ma mancava la conferma ufficiale, arrivata oggi via social. La Farnesina non ha ancora confermato la morte del combattente italiano.