Chi è Joe Biden. Dalle tragedie familiari all’amore per i treni

Biden non era uno studente brillante, divenne senatore con la forza della determinazione. La moglie Jill: "Mi conquistò col cinema". Nel 1972 perse la prima compagna e la piccola Naomi a causa in un incidente stradale. Il figlio Beau stroncato da un cancro

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New York, 7 novembre 2020 - Il sogno americano di Joe Biden si è avverato dopo più di 40 anni. Quello che viene ormai considerato il presidente eletto degli Stati Uniti, è riuscito a raggiungere il traguardo della Casa Bianca solo alla soglia dei 78 anni. Ci aveva provato altre due volte, nel 1988 e nel 2008. Non si era mai dato per vinto rimanendo in servizio e trascorrendo più di 37 anni al Senato e altri 8 alla Casa Bianca come vice-presidente di Barack Obama dal 2009 al 2017. La sua storia personale e il suo carattere sono l’opposto di quella di Donald Trump. La sua vita anche. L’America si prepara a scoprire un uomo forse grigio e con poco carisma, ma compassionevole e umano, moderato, metodico, pacato, sostenitore del compromesso, del lavoro bipartisan che vuole cercare di diventare il presidente di tutti e puntare alla "urgente riunificazione del Paese". Quella di Biden è stata una vita segnata da molta vita pubblica, poca televisione e molte tragedie. La morte della moglie e di una figlia di un anno nel 1972 in un incidente stradale e la perdita di un altro figlio, Beau, magistrato ed eroe di guerra scomparso nel 2015 per un tumore al cervello lo hanno duramente segnato. Doveva essere Beau il suo erede politico perché l’altro figlio Hunter è sempre stato la pecora nera, con problemi di alcolismo e droga oggi superati attraverso lunghi soggiorni in riabilitazione.

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Per due volte Biden, cattolico osservante, aveva pensato di lasciare per tornare a fare l’avvocato. L’attuale moglie Jill Tracy Jacobs ("Mi ha conquistato, invitandomi al cinema", ha confessato), un’insegnante di origine italiana, che ha sposato nel 1975, grande amica di Michelle Obama, è stata decisiva nell’incoraggiarlo a non mollare la politica e nemmeno l’interesse per la vita. Nemmeno quando ebbe un aneurisma al cervello nel 1988.

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Biden, nato a Scranton in Pennsylvania, in una famiglia media, era stato costretto a trasferirsi in Delaware per le difficoltà economiche del padre rimasto disoccupato con la grande crisi degli anni 50. Senza mai brillare negli studi ce l’ha fatta a completare l’università e a laurearsi in legge mentre il padre si era rimesso in sesto vendendo auto usate.

Il suo primo ingresso al Senato fu un vero azzardo perché nessun democratico di rango era disposto a sfidare il senatore repubblicano uscente, ma lui ,senza un dollaro, ma con l’aiuto di fratelli e sorelle a sorpresa ci riuscì. Inventando il porta a porta per promuovere la sua candidatura, diventò uno dei più giovani senatori mai eletti della storia Usa. Per 4 decenni Joe è stato "il senatore del treno" . Come un uomo normale, lo ha preso tutti i giorni da Washington a Wilmington per tornare a casa la sera in famiglia e per non rinunciare alla messa della domenica nella sua chiesetta vicino al cimitero dove sono sepolti i figli e la moglie.

Nei 90 minuti da pendolare con Amtrack nel posto permanente e riservato vicino al finestrino, ha letto e preparato i dossier e le leggi del Senato, diventando amico di tutti i controllori.

Nella sua denuncia dei redditi presentata insieme alla candidatura democratica ha dichiarato nel 2018 insieme alla moglie 15 milioni di dollari dovuti alle conferenze che ha fatto in giro per il mondo e ai diritti di alcuni libri. Da quando è scoppiato, il Covid diventato suo cavallo di battaglia contro l’inefficienza di Trump – che lo scherniva con il nomignolo di Joe il dormiglione – e ha sempre invocato l’uso della mascherina e della distanza sociale e non ha mai tenuto comizi al chiuso.

La sua volontà di collaborare con gli avversari potrebbe manifestarsi subito, magari aprendo a una grande coalizione e scegliendo per il suo gabinetto qualche uomo di governo fra i repubblicani e tra la sinistra più radicale dei democratici.