Ucraina, i russi si ritirano da Chernobyl. Una colonna di 100 mezzi è già in Bielorussia

Molti militari di Mosca sarebbero stati esposti alle radiazioni nella vicina Foresta Rossa e sarebbero ricoverati in ospedale in gravi condizioni

Il direttore dell'Aiea Rafael Grossi illustra la situazione alla centrale di Chernobyl

Il direttore dell'Aiea Rafael Grossi illustra la situazione alla centrale di Chernobyl

Kiev - Le forze russe hanno cominciato a ritirarsi dal sito nucleare di Chernobyl, di cui avevano preso il controllo nei primi giorni dell’invasione dell’Ucraina. Avvistata infatti in Bielorussia una colonna di 100 unità di mezzi militari russi che si allontanavano dalla zona di Chernobyl verso l’entroterra bielorusso. Lo riferisce il giornalista bielorusso Anton Motolko citato da ‘Ukrainska Pravda’. Stando alle sue parole nella colonna ci sono i lanciarazzi multiplo Grad, veicoli corazzati, furgoni Kamaz e Ural. 

La conferma arriva dall’agenzia nucleare di Kiev Energoatom, precisando che “due colonne” sono partite verso la frontiera tra Ucraina e Bielorussia. Non resta che “un piccolo numero” di soldati russi sul posto, ha concluso. È stato più volte segnalato che i militari russi si muovono nell’area (di Chernobyl, ndr) senza osservare le norme e le procedure di protezione prescritte per chi opera nella Zona di Esclusione (cambio di scarpe o indumenti, attenta chiusura delle pulla contaminazione di soldati russi impegnati a Chernobyl e sulle loro condizioni “non abbiamo conferme”. 

Sevcondo l’Isin  “tali effetti non sembrano poter essere riconducibili all’aumento di radioattività che era stata registrata inizialmente nella Zona di Esclusione, quando le centraline di monitoraggio erano in funzione, e alla presenza di Cesio contestuale agli incendi, che hanno interessato l’area prossima alla Centrale”. Nel primo caso, i livelli di radioattività erano determinati dal passaggio di mezzi militari sulle trincee, dove sono stati sepolti materiali contaminati a seguito dell’incidente del 1986; nel secondo caso, dagli incendi dei boschi che circondano l’area della Centrale. 

“Tanto è vero che non sono stati segnalati analoghi danni da esposizioni a radiazioni ionizzanti a carico degli operai che lavorano nella Centrale”, sottolinea l’Ispettorato Nazionale per la Sicurezza Nucleare e la Radioprotezione. Se questi elementi, in aggiunta alla mancanza di informazioni certe sul rispetto delle norme di sicurezza da parte dei soldati russi presenti nell’area, “abbiano provocato gravi contaminazioni nel personale non è dato sapere a livello di fonti ufficiali e indipendenti”. l livello dell’inquinamento radioattivo della centrale nucleare di Chernobyl non è monitorato dal 25 marzo. Il sistema di controllo non sta funzionando.

 Lo ha annunciato il capo della State Agency for Exclusion Zone Management, Yevhen Kramarenko, secondo cui il livello radioattivo ha superato le soglie minime consentite per 7 volte..