Ucraina, giallo sulla centrale nucleare. "Russi in ritirata, asserragliati a Zaporizhzhia"

Notizie divergenti: probabilmente le truppe di Mosca se ne sono andate dalla città di Energodar, ma presidiano l'impianto temendo un contrattacco ucraino

L'attacco alla centrale di  Zaporizhzhia (Ansa)

L'attacco alla centrale di Zaporizhzhia (Ansa)

Cosa succede ad Energodar, la città ucraina dove sorge la centrale nucleare occupata dalle truppe russe la scorsa notte? "Le truppe russe - ha annunciato in una nota ufficiale O.Staruck, a nome dell'amministrazione provinciale della regione - hanno lasciato la città, il controllo di tutte le autorità è stato ripristinato e il capo del governo locale è in controllo. È stata una notte terribile, ci sono stati saccheggi, ma ora è tutto sotto controllo".

Anche la centrale di Zaporizhzhia? Il sindaco di Energodar, Dimitro Orlov, lo nega. "Purtroppo - dice Orlov - devo smentire la notizia che la centrale sia tornata in mani ucraine, i russi restano all'interno e in controllo lungo il perimento, mentre confermo che si sono ritirati dalla città, che è sotto controllo di una milizia territoriale cittadina, armata. Abbiamo ripristinato il collegamento con la rete di riscaldamento della città, stiamo lavorando per riportare l'acqua, ma i russi sono ancora nella centrale. Il consiglio comunale è comunque in peno controllo della città". 

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Quello che sembra essere  probabile è che le truppe russe si siano ritirati dalla cittadina che sorge attorno alla centrale per concentrarsi nella difesa dell'infrastruttura da un eventuale contrattacco degli ucraini. La strategia delle truppe russe potrebbe essere quella estendere il controllo sulle centrali ucraine procedendo alla conquista anche di quella di South Ukraine, dalla quale una colonna russa sarebbe distante una trentina di chilometri: si tratta dell'impianto di Yuzhnoukrainsk nell'oblast di Mykolaiv. L'obiettivo dei russi è controllare le centrali per poter togliere l'elettricità all'Ucraina meridionale facendo ulteriore pressione sulla popolazione civile.

L'avanzata sulla seconda centrale è confermata dagli americani. "Le forze russe sono ora a una trentina di chilometri, e stanno continuando ad avvicinarsi, dal secondo impianto nucleare più grande del Paese" ha affermato l'ambasciatore degli Stati Uniti alle Nazioni Unite, Linda Thomas-Greenfield

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