Ucraina: russi controllano la centrale nucleare di Energodar, la più grande d'Europa

Timori per il sito, che ha sei reattori da 950 MW e un impianto di stoccaggio di rifiuti nucleari. In caso di incidente, rischio catastrofe come quella di Chernobyl, o anche peggio viste le dimensioni dell'impianto. Popolazione mobilitata ma i russi disperdono i blocchi stradali sparando: almeno tre feriti.

Ucraina, le barricate a Energodar

Ucraina, le barricate a Energodar

Le operazioni belliche in Ucraina meridionale potrebbero coinvolgere la più grande centrale nucleare d'Europa, quella di Energodar, che secondo la Russia dal primo pomeriggio sarebbe sotto il controllo delle sue truppe L'allarme è stato lanciato dal sindaco, Dmytro Orlov. Già nei giorni scorsi i russi, che vengono da Sud, dalla Crimea, si erano avvicinati ad alcuni chilometri della centrale e i cittadini avevano formato barricate e si  erano messi a migliaia sulla strada che porta alla centrale per fare una barriera umana. Ci sarebbero stati anche contatti tra una delegazione della città e truppe russe. I soldati di di Mosca sembravano aver desistito ma tra ieri e stamani hanno effettuato operazioni nell'area, bombardando postazioni ucraine e distruggendo un ponte ferroviario a Vasilivza, sulla linea Zhaporizhzha-Melitopol e avanzato in direzione di Bilozerca, a pochi chilometri dalla centrale, che è ancora difesa dalle barrricate e dalla popolazione oltre che dalle forze ucraine, attestate a Dniprorudne. Stamani un gruppo di mezzi russi si è nuovamente avvicinato alla centrale ed è stato accolto dal sindaco Orlov e da una delegazione della quale facevano parte molti lavoratori della centrale si è incontrata con il comandante  della colonna russa. "Abbiamo detto loro _ ha riferito il sindaco _ che la centrale nucleare e la città sono sotto protezione affidabile e che non li lasceremo entrare in città. Abbiamo detto che non vogliamo scontri tra loro e l'esercito ucraino, scontri che rischano di danneggiare l'impianto e creare un incidente. Hanno ascoltato e sono andati a riferire al loro comandante".

Secondo fonti russe le loro truppe avrebbero poi occupato l'area. Per superare il blocco stradale creato dai lavoratori della centrale e fai cittadini di Energodar i soldati russi avrebbero sparato con armi leggere e usato granate. Tre i feriti tra i cittadini, uno grave.  "Le forze russe hanno preso il controllo dell'area intorno alla centrale nucleare di Zaporizhzhia/Energodar, nel Sud Est dell'Ucraina, la piu' grande d'Europa con sei reattori" ha riferito in una nota il direttore generale dell'Agenzia Internazionale per l'Energia Atomica (Aiea), Rafael Grossi. I diplomatici russi a Vienna hanno informato Grossi che il personale della centrale ha continuato il suo lavoro e che i livelli di radiazioni "rimangono normali". Adesso è auspicabile che gli ucraini non contrattacchino.

Il rischio di un danneggiamento dei reattori e di un conseguente devastante incidente nucleare è altissimo: si rischia un incidente che coinvolgerebbe l'intera Europa. Per questo è essenziale che i combattimenti non la coinvolgano. 

Ad Energodar ci sono 6 reattori nucleari da 950MW l'uno. Ogni blocco di generazione dell'impianto consiste in un reattore VVER-1000/V-320, una turbina a vapore K-1000-60/1500-2 e un generatore TWW-1000-4. L'abbreviazione VVER sta per Vodo-Vodjanoj Ėnergetičeskij Reaktor ovvero "Reattore Energetico Acqua-Acqua", un reattore nucleare di potenza refrigerato e moderato ad acqua. Un reattore ad acqua pressurizzata di tecnologia sovietica. Si tratta di una tecnologia diversa rispetto agli RBMK 1000 della centrale di Chernobyl. Quattro dei sei reattori sono in produzione, due sono in "riserva fredda". 

Il Consiglio dei Ministri dell'URSS decise di costruire una serie di centrali nucleari, tra cui la centrale di Zaporizhye, nel 1978, dopo l'entrata in funzione della prima unità della centrale di Chernobyl. Il progetto tecnico della prima fase della centrale di Zaporizhye, composta da quattro unità con una capacità combinata di 4.000 MW, fu approvato nel 1980, e la prima unità fu messa in funzione nel 1984. La seconda, terza e quarta unità sono state messe in funzione rispettivamente nel 1985, 1986 e 1987. Nel frattempo, la seconda fase, che coinvolge due ulteriori unità di potenza con reattori simili, è stata proposta nel 1988, e la quinta unità è entrata in funzione nel 1989. Il disastro nucleare di Chernobyl ha spinto il Consiglio Supremo dell'Ucraina a ordinare una moratoria nel 1990 sulla costruzione di nuove unità nucleari in Ucraina, che ha portato alla sospensione dei lavori di costruzione dell'unità 6. Inverni rigidi e l'aumento della domanda di elettricità hanno portato alla revoca della moratoria, aprendo la strada alla costruzione dell'unità 6. L'unità è stata finalmente collegata alla rete nel 1995. La centrale è stata progettata dalla società AtomEnergoproekt. I reattori VVER-1000 sono stati prodotti dalla società russa di ingegneria pesante Izhorskiye Zavody. La fabbrica di turbine di Kharkiv,  Turboatom, ha fornito le turbine a vapore da 1.000 MW. 

Presso la centrale si trova anche un impianto di stoccaggio a secco del combustibile esaurito (SFDSF). Il combustibile nucleare esaurito dei reattori viene immagazzinato in piscine di raffreddamento per quattro o cinque anni fino a quando l'energia residua e la radioattività diminuiscono. Poi viene trasferito al SFDSF. Il sistema di stoccaggio può ospitare più di 9.000 gruppi di combustibile esaurito in 380 contenitori di stoccaggio ventilati da 144 tonnellate ciascuno. L'impianto è entrato in funzione nell'agosto 2004 e 167 contenitori sono già stati installati sul sito.