Yulia Skripal (Ansa)
Londra, 10 aprile 2018 - Yulia Skripal, avvelenata il 4 marzo scorso assieme al padre, l'ex spia russa Sergey Skripal, con un gas nervino nella città britannica di Salisbury, è stata dimessa dall'ospedale. La conferma arriva direttamente dalla vicedirettrice dell'ospedale, Christine Blanshard. La 33enne avrebbe chiesto riservatezza: "Questa non è la fine delle cure per lei, ma segna una svolta significativa". Invece il padre 66enne si sta "riprendendo più lentamente di Yulia, speriamo che a tempo debito anche lui sia in grado di lasciare l'ospedale".
Yulia è stata portata in un "luogo sicuro", in attesa venga dimesso anche il padre. Per i due si prospetta un trasferimento negli Stati Uniti per garantire loro una maggiore sicurezza. L?ambasciata russa a Londra a riguardo ha fatto sapere che il trasfrimento in un altro paese, per esempio negli Stati Uniti, sarebbe una violazione del diritto internazionale e potrebbe essere interpretato come "un rapimento dei due russi o almeno come un loro isolamento".
Il caso Skripal, avvelenamento che Londra ha attribuito a Mosca, ha causato una crisi diplomatica tra Occidente e Russia come non accadeva dalla Guerra fredda. Londra ha accusato Mosca di essere responsabile dell'attacco imponendo una serie di misure di ritorsione, che hanno innescato la reazione russa. Il Cremlino ha infatti sempre smentito ogni coinvolgimento.
Mosca inoltre sta ipotizzando che il presunto attacco chimico a Duma, in Siria, potrebbe essere stato un tentativo di distrarre l'attenzione pubblica dal caso Skripal. Lo ha sostienuto il rappresentante permanente russo all'Onu, Vasily Nebenzya, alla riunione del Consiglio di sicurezza dell'Onu.
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