I carri armati Leopard e le false speranze dell'Ucraina. Ecco i numeri (spietati)

Probabile l'invio da 33 a 73 tank tedeschi entro la primavera che si aggiungono ai 14 Challenger 2 inglesi e, forse, un imprecisato numero di Leclerc francesi

Roma, 22 gennaio 2023 - Tutto lascia ritenere che Kiev avrà un contingente di Leopard 2. Ma con ogni probabilità saranno pochi. La forchetta va da 33 a 73 entro la primavera e a un totale 87 al massimo entro l'inizio dell'estate, molti meno dei 300 richiesti dall'Ucraina. A questi si potrebbero aggiungere altri 22 Leopard 2 e 88 Leopard 1 direttamente dal produttore, ma sarebbero disponibili solo a fine 2023-inizio 2024.

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Un carro armato Leopard 2 (Ansa)
Un carro armato Leopard 2 (Ansa)

I numeri sono spietati. La Germania alla fine dovrebbe inviare 19 Leopard 2, la Polonia (che ne ha 247) è orientata a fornirne 14 (con opzione per altrettanti prima dell'estate), la Finlandia dieci mentre l'Olanda, che ne ha ben 445, ne potrebbe dare una quarantina. Totale, un massimo di 73 carri pesanti. Del tutto ipoteticamente altri Leopard potrebbero venire da Danimarca (8-10) e Portogallo (forse 4). Questi carri si aggiungono ai 14 Challenger 2 britannici e a una possibile fornitura di carri pensanti Leclerc francesi. 

A questo contingente si potrebbero aggiungere 22 Leopard 2 e 88 Leopard 1 che si trovano nei magazzini del produttore Rheinmetall, dove sono pronti per essere  ricondizionati. I problema è che non sarebbero pronti che tra il novembre 2022 e il gennaio 2024. "Anche se domani si decidesse di inviare i nostri carri armati Leopard a Kiev, la consegna avverrà all'inizio del prossimo anno", ha dichiarato Armin Papperger, amministratore delegato di Rheinmetall. "Non possiamo riparare questi carri armati senza un contratto, perché i costi sono di diverse centinaia di milioni di euro. Rheinmetall non può prefinanziarli - ha spiegato - e la riparazione dei carri armati  dismessi richiederà poco meno di un anno. I veicoli non saranno solo riverniciati, ma dovranno essere ricostruiti per l'uso bellico. Saranno completamente smontati e poi ricostruiti". A pagare per il ricondizionamento potrebbe essere tre diversi Stati tra i quali l'Olanda, che ha già pagato per il trasferimento dei T72 cechi all'Ucraina. 

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