Martedì 16 Aprile 2024

Strage in Canada, 10 morti e 15 feriti a coltellate. Caccia ai due killer in fuga

Il premier canadese, Justin Trudeau, ha definito "orribili e sconvolgenti" i fatti avvenuti in alcune comunità del Saskatchewan

Toronto, 5 settembre 2022 - Strage in Canada: almeno 10 persone sono morte e 15 sono ferite in seguito a una serie di accoltellamenti in alcune comunità del Saskatchewan. I sospetti killer sono due 30enni, Damien Sanderson e Myles Sanderson, in fuga a bordo una Nissan Rogue nera. Le autorità canadesi hanno dato il via a una vera e propria caccia all'uomo.

Strage in Canada, chi sono i due killer in fuga

Damien Sanderson e Myles Sanderson i due sospetti killer (Ansa)
Damien Sanderson e Myles Sanderson i due sospetti killer (Ansa)

Gli accoltellamenti sono avvenuti tra il villaggio abitato da indigeni di James Smith Cree Nation e quello vicino di Weldon, nella regione centrale del Canada. Al momento non è chiaro il movente, ma è filtrato che i due killer avrebbero scelto le prime vittime, e le altre poi le avrebbero colpite a caso nella furia omicida.

La polizia ha diffuso le foto dei sospetti e avvertito la popolazione che i due sono armati e pericolosi. Le ricerche hanno condotto al capoluogo provinciale di Regina, 300 chilometri più a sud, dove i due sono stati avvistati. Sulle tracce dei due uomini ci sono la Royal Canadian Mounted Police del Saskatchewan, Alberta e Manitoba. "Stiamo dedicando il numero massimo di risorse a questa indagine", ha affermato l'assistente commissario Rhonda Blackmore, che ha avvertito: "Lasciatemi essere chiaro stiamo ancora cercando i due sospetti. Chiediamo ai residenti del Saskatchewan e delle nostre province vicine di essere vigili. In questa fase della nostra indagine, riteniamo che alcune delle vittime siano state prese di mira dai sospetti e altri siano stati attaccati casualmente".

Il premier canadese, Justin Trudeau, ha definito "orribili e sconvolgenti" gli accoltellamenti. "Penso alle persone che hanno perduto un loro caro e a quelle che sono rimaste ferite". La Federazione delle nazioni indigene sovrane (Fsin) in una nota ha denunciato: "Questa è la distruzione che affrontiamo quando le droghe illegali invadono le nostre comunità". La Fsin ha espresso il suo cordoglio per le vittime e ha offerto solidarietà alle famiglie colpite.