Venerdì 16 Maggio 2025
REDAZIONE ESTERI

Un calamaro colossale, un video lo mostra per la prima volta vivo nelle profondità marine

Un filmato eccezionale che rappresenta una svolta per gli studi di questa specie particolarmente sfuggente

Un calamaro colossale filmato vivo per la prima volta nelle profondità marine

Un calamaro colossale filmato vivo per la prima volta nelle profondità marine

Roma, 16 aprile 2025 - Un calamaro colossale, il più pesante invertebrato al mondo, è stato ripreso per la prima volta vivo nelle profondità marine. Il video eccezionale del Schmidt Ocean Institute è stato pubblicato anche dal Washington Post, che parla di immagini straordinarie, girate a marzo nelle acque dell'Oceano Atlantico meridionale vicino alle isole Sandwich australi.

Si tratta di un giovane esemplare, ancora lontano dai 15 metri riscontrati negli esemplari che raramente nella storia sono stati trovati già cadaveri sulle spiagge o nelle reti. Esseri che per anni hanno vissuto nella leggenda per la mancanza di prove certe della loro esistenza.

Attenzione, il calamaro colossale (Mesonychoteuthis hamiltoni) non è un parente stretto dei calamari giganti del genere Architeuthis. Sebbene abbiano entrambi dimensioni gigantesche, la loro anatomia e la loro area di distribuzione sono molto differenti.

L'eccezionale video mostra la creatura semitrasparente, con otto braccia arancioni e due lunghi tentacoli, mentre emette luce propria a circa 600 metri di profondità. Mai filmato prima, come il più diffuso calamaro gigante, il calamaro colossale abita esclusivamente le acque antartiche e può superare i 450 chili di peso.

Per gli esperti interpellati dai media Usa questo filmato è una svolta per gli studi di questa specie particolarmente elusiva. Kathrin Bolstad, zoologa dell'Università della Tecnologia di Auckland, ha confermato che si tratta proprio di un calamaro colossale, identificabile con certezza per la presenza combinata di ventose e uncini tipici della specie.

Questo sfuggente gigante del mare possiede anche gli occhi più grandi del regno animale, delle dimensioni di un pallone da calcio, adattati per individuare i predatori come i capodogli nelle profondità buie.