Dalla battaglia coi nazisti al (nuovo) busto di Stalin: Mosca riscrive il presente

La resistenza di Stalingrado di 80 anni fa è associata all’invasione di Kiev Lo Zar fa leva sui simboli storici in vista della grande mobilitazione

Roma, 2 febbraio 2023 - ​La Russia celebra l’ottantesimo anniversario della battaglia di Stalingrado, quando l’Armata Rossa respinse le truppe naziste, dopo combattimenti estenuanti, durati sette mesi che cambiarono le sorti del fronte orientale della Seconda Guerra mondiale. Ma mai come quest’anno l’evento è caratterizzato da retorica nazionalista e riscrittura del passato. Alla vigilia della commemorazione, a Volgograd, come si chiama dal 1961 la città nel sud della Russia teatro del combattimento e per questo un tempo detta Stalingrado, è stato inaugurato un busto a Josif Stalin. Il dittatore, che ha sulla coscienza milioni di morti, perseguitati politici e di cui, dopo la dissoluzione dell’Urss sono state fatte sparire le statue da tutte le città del Paese, da anni è oggetto di una revisione, spinta soprattutto dal presidente russo, Vladimir Putin.

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Il monumento si trova vicino al museo dedicato alla battaglia che il Cremlino sta utilizzando anche come un’arma di propaganda per la guerra in Ucraina. Il partito di governo, Russia Unita, lo stesso del capo dello Stato, ha dato istruzioni perché la ricorrenza storica venga messa in relazione all’operazione militare speciale contro Kiev. Un ribaltamento della realtà storica e fattuale che assume contorni inquietanti. Putin vuole fare leva sul valore simbolico che la ricorrenza assume ancora oggi, in vista della nuova mobilitazione che verrà indetta in primavera e con la quale spera di ribaltare le sorti della guerra.

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La differenza enorme è che questa volta è la Russia che sta invadendo e che le truppe ucraine non sono guidate dalla dottrina antisemita e xenofoba che aveva ispirato il nazionalsocialismo. Il piano di Mosca è quello di fare passare agli occhi dell’opinione pubblica internazionale la Russia come un perseguitato dall’Occidente e costretto a difendersi.

Per quanto riguarda la situazione interna, si procede, oltre che con la propaganda, anche con un’attività di indottrinamento che parte dalle generazioni più giovani. Dopo aver istituito ore di lezione per aumentare il patriottismo e spiegare il significato dell’operazione militare speciale in Ucraina, la Duma ha chiesto alle scuole di introdurre insegnamenti per riuscire a riconoscere le notizie false riportate sul Paese e la russofobia. Quindi a non saper riconoscere la verità.

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