Venerdì 19 Aprile 2024

Bungee jumping, madre di tre bambini si schianta da 24 metri. "Una corda non era fissata"

È successo in Kazakistan: la donna si è lanciata dal tetto di un hotel ma la stringa di protezione non ha retto. Nel video si sente il saluto del compagno prima del salto

Frame del video della morte di Yevgenia Leontyeva

Frame del video della morte di Yevgenia Leontyeva

Kazakistan, 11 ottobre 2021 - Doveva solo essere un 'bungee jumping', un'avvenutura estrema come tante altre già vissute fino a oggi. Invece Yevgenia Leontyeva, 33enne madre di tre bambini, è morta dopo essere precipitata dal tetto di un hotel in Kazakistan: dalle prime verifiche, pare che una corda elastica non fosse stata messa in sicurezza. Enorme l'orrore dei presenti che hanno assistito all'evento. In un video diffuso da diversi giornali inglese tra i quali The Sun, si vede il momento in cui Yevgenia, tranquilla, salta da 24 metri d'altezza e finisce per schiantarsi contro il muro. 

Tantissime le lesioni riportate, immediati i soccorsi e il trasporto in ospedale: purtroppo è stato tutto inutile. Il video che ha ripreso la sua morte mostra anche il momento in cui un uomo fissa le cinghie dell'imbracatura al giubbotto di Yevgenia, mentre una voce maschile fuori campo le manda un saluto, purtroppo l'ultimo: "Ti amo". Yevgenia lascia tre figli, tutti al di sotto dei 14 anni: uno non biologico, ma probabilmente adottato da un parente deceduto tempo prima.

Del video-prova rimangono impresse le urla dell'amica che avrebbe dovuto saltare dopo di lei e ha assistito alla tragica morte dall'alto. Sembra che la causa sia stata il mancato fissaggio di una linea trasversale che serve a intorrompere la caduta e mantenere sospesi da terra: secondo gli organizzatori, il via libera a saltare è arrivato prima che ci fosse il tempo di fermare questa stringa. Dai racconti sembra che, mentre la donna precipitava, un uomo fosse stato visto cadere a sua volta a terra, forse proprio l'addetto alla corda di sicurezza che ha subito il contraccolpo. La polizia kazaka ha avviato un'indagine penale sulla morte della 33enne per eventuali "negligenze" da parte degli organizzatori, che rischiano fino a 40 giorni di detenzione.