Martedì 23 Aprile 2024

Caso Jacob Blake, la Nba si ferma. I Milwaukee Bucks boicottano gara 5 dei playoff

La franchigia del Wisconsin decide di non giocare la partita come forma di protesta. Rinviate le altre due gare della notte Rockets-Thunder e Lakers-Blazers

Orlando, il campo deserto dove si sarebbe dovuta giocare la gara Bucks-Magic (Ansa)

Orlando, il campo deserto dove si sarebbe dovuta giocare la gara Bucks-Magic (Ansa)

Orlando (Stati Uniti), 26 agosto 2020 - Momento storico nello sport americano e mondiale. Come risposta alle recenti violenze della polizia americana, che hanno visto finire sotto i riflettori il caso di Jacob Blake, su cui un poliziotto della cittadina di Kenosha (Wisconsin) ha sparato sette colpi di pistola, i Milwaukee Bucks, franchigia della Nba, hanno deciso di boicottare gara 5 dei playoff, in corso nella bolla di Orlando. Antetokounmpo e compagni non sono usciti dallo spogliatoio e, poco dopo lo scoccare delle 22 ora italiana, hanno ufficializzato la decisione di non giocare la partita. Gli Orlando Magic, avversari dei Bucks nella serie del primo turno, impegnati sul parquet nel riscaldamento, sono rientrati negli spogliatoi.

"Siamo stanchi degli omicidi e dell'ingiustizia", ha detto George Hill, guardia dei Bucks, a The Undefeated. Nella ricostruzione di una serata storica per lo sport, ma non solo, i Bucks non si sono presentati sul campo. I Magic hanno iniziato il riscaldamento, ma a 3'56'' dalla palla a due hanno fatto ritorno negli spogliatoi. Poco dopo, anche gli arbitri hanno lasciato il campo.

La clamorosa decisione di Bucks e Magic è stata seguita dal comunicato della Nba e dall'Associazione dei giocatori. In una nota congiunta, è stata presa la decisione di posticipare anche le altre due partite in programma nella giornata di mercoledì (giovedì notte in Italia): gara 5 Houson Rockets contro Oklahoma City Thunder e gara 5 Los Angeles Lakers contro Portland Traiblazers.

Su Twitter, intanto, arrivano messaggi eloquenti dalle superstar della lega. Da LeBron James (Los Angelse Lakers) a Donovan Mitchell (Utah Jazz) in tanti, attraverso i social network si stanno schierando al fianco dei Bucks. "Chiediamo un cambiamento. Siamo stufi di tutto questo", il tweet di James; "Chiediamo giustizia" gli ha fatto eco Mitchell. La scelta dei Bucks ha trovato anche l'appoggio di Alex Lasry, vicepresidente e figlio del coproprietario dei Bucks: "Alcuni valori sono più grandi del basket - ha twittato Lasry - La posizione assunta oggi dai giocatori e dall'organizzazione dimostra che siamo stufi. Quando è troppo è troppo. Il cambiamento deve avvenire. Sono incredibilmente orgoglioso dei nostri ragazzi e siamo al 100% con i nostri giocatori pronti ad assisterli e a portare avanti un vero cambiamento".