Martedì 16 Aprile 2024

Buchi sul fondo dell'oceano Atlantico. Gli scienziati vogliono risolvere il mistero

La scoperta a nord delle Azzorre. Le ipotesi del Noaa, l'agenzia federale Usa, il precedente di 18 anni fa e l'appello social

I misteriosi buchi sul fondo dell'Atlantico (foto Noaa)

I misteriosi buchi sul fondo dell'Atlantico (foto Noaa)

New York, 29 luglio 2022 - Misteriosi buchi sul fondo dell'oceano Atlantico a nord delle Azzorre, vicino al Portogallo. Una spedizione del Noaa - la National Oceanic and Atmospheric Administration, agenzia federale statunitense che si interessa di oceanografia, meteorologia e climatologia - il 23 luglio ha fatto una scoperta incredibile e ancora tutta da chiarire: una serie di buchi sul fondo dell'oceano, rilevati dal Rov, il robot usato nelle immersioni dall'ente Usa, da maggio impegnato in un programma di spedizioni sui fondali. 

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Che cosa sono i buchi sul fondo dell'Atlantico?

Ma che cosa significano questi buchi sulla sabbia? Gli scienziati stanno cercando di sciogliere l'enigma e cercano una risposta. Nel rapporto del Noaa Ocean Exploration si lasciano aperte molte ipotesi. I buchi sul fondo dell'Atlantico sono a una profondità di circa 2.540 metri. "Sebbene possano sembrare opera dell'uomo", i sedimenti intorno "suggeriscono che siano stati scavati", è l'osservazione degli scienziati. Non è chiaro se i fori siano collegati, sotto. Un'altra possibilità è che a provocare i buchi siano stati organismi che vivono sul fondo dell'Atlantico.

L'appello social

Gli scienziati non sono certi dell'origine di questi buchi, quindi hanno pubblicato foto e notizia sui social per raccogliere le ipotesi di chi legge. Le risposte sono state delle più diverse, immancabile quella degli alieni. Ma c'è anche chi ha pensato a una specie sconosciuta di granchio. Il mistero rimane.

 

Il precedente

Se gli interrogativi restano aperti c'è però un precedente. Risale a 18 anni fa, quando lungo la dorsale medio-atlantica vennero scoperti per la prima volta questi buchi. Il New York Times in un articolo rivela che la scoperta dell'epoca avvenne a poca distanza dal luogo dell'avvistamento dei giorni scorsi. Michael Vecchione del Noaa ha dichiarato al New York Times: "C'è qualcosa di importante ma non sappiamo ancora di che cosa si tratti".