Mercoledì 24 Aprile 2024

Morto l'attore Bruno Ganz, fu Hitler nel film 'La caduta'

Interpretò anche l'angelo Damiel ne 'Il cielo sopra Berlino' di Wim Wenders e il nonno di Heidi nella pellicola di Alan Gsponer

L'attore svizzero Bruno Ganz (Ansa)

L'attore svizzero Bruno Ganz (Ansa)

Roma, 16 febbraio 2019 - L'attore svizzero Bruno Ganz è morto all'età di 77 anni, noto per aver interpretato Adolf Hitler nel film 'La caduta' e l'angelo Damiel ne 'Il cielo sopra Berlino' di Wim Wenders. Ha anche vestito i panni dell'affettuoso nonno di Heidi nella pellicola diretta dal regista svizzero Alan Gsponer. 

Figlio di un operaio svizzero e mamma italiana, Ganz è stato uno degli attori più importanti e carismatici della sua generazione. Nato a Zurigo il 22 marzo 1941, arriva in Germania nel 1962 dove ha i suoi primi ingaggi al Junges Theater Göttingen e al Theater am Goetheplatz di Brema. Nel 1967 conosce Peter Stein con cui realizza numerosi progetti teatrali. In seguito è assunto allo Schauspielhaus di Zurigo. Ha lavorato con prestigiosi registi teatrali come Peter Zadek, Peter Stein, Claus Peymann, Klaus Michael Grüber, Luc Bondy e Dieter Dorn. Dalla metà degli anni Settanta si fa conoscere al grande pubblico interpretando numerosi film, tra cui "L'amico americano" e "Il cielo sopra Berlino" di Wenders. Nel 1991 è accanto a Otto Šimánek nel film "Sázka - Die Wette" del regista Martin Walz. Nel 2004 interpreta Adolf Hitler nel film "La caduta" prodotto da Bernd Eichinger.

La sua straordinaria interpretazione gli vale una nomination al Premio del cinema europeo nel 2004. Nel 2010 ha ricevuto l'European Film Academy Lifetime Achievement Award. Ganz è noto e apprezzato per la sua partecipazione a numerose produzioni nazionali e internazionali. Diversi film che ha interpretato gli sono valsi il Premio del cinema svizzero. Nel 2000 ha girato con Silvio Soldini "Pane e tulipani" per il quale nel 2001 gli è stato assegnato il Premio del cinema svizzero come miglior interprete. Nel 2006 ha recitato in "Vitus" del regista Fredi M. Murer, che ha ricevuto il Premio del cinema svizzero come miglior lungometraggio nel 2007. Nel 2017 gli è stato attribuito il Premio d'onore del cinema svizzero, riconoscimento alla carriera.