Brexit, serviranno visto elettronico e passaporto per entrare nel Regno Unito

E' la proposta dei conservatori di Boris Johnson: gli europei dovranno compilare una richiesta online sul modello in uso per visitare gli Stati Uniti. "Riprendiamo il controllo dei nostri confini"

Boris Johnson (Ansa)

Boris Johnson (Ansa)

Londra, 2 dicembre 2019 - Dopo la Brexit, Londra sarà più lontana. Chi dall'Europa vorrà fare un salto nel Regno Unito avrà bisogno di una visto elettronico - tipo quello in uso per i viaggi negli Stati Uniti - per varcare i confini della Gran Bretagna. E' la proposta avanzata - in caso di vittoria alle prossime elezioni del 12 dicembre - dal partito conservatore di Boris Johnson

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Oggi gli europei che si recano nel Regno Unito passano la frontiera esibendo solo la carta d'identità, mentre in base al sistema proposto dal governo in carica dovranno presentare il passaporto e compilare un modulo online prima di partire. L'obiettivo, spiega la ministra degli Interni Priti Patel, è di dare agli agenti di frontiera maggiori possibilità di fare uno screening degli arrivi e di bloccare eventuali minacce: "Quando le persone, nel 2016, hanno votato per lasciare la Ue, hanno votato per riprendere il controllo dei nostri confini - è la spiegazione - Dopo la Brexit introdurremo un sistema d'immigrazione a punti sul modello australiano e prenderemo misure per migliorare la sicurezza del Regno Unito. Le conseguenze delle norme Ue che limitano l'efficacia dei nostri confini mi vengono ricordate ogni giorno. Sono impegnata a fare tutto il possibile per mettere in sicurezza le frontiere".  

Per chi non ha un visto permanente entrerà in vigore il sistema Electronic Travel Authorisation (Eta), in base al quale i viaggiatori dovranno comunicare online le loro generalità sul modello dell'Esta (Electronic System for Travel Authorisation) americano.  Secondo i conservatori il programma "rafforzerà le nostra capacità di identificare e bloccare l'ingresso di chi rappresenta una minaccia per il Regno Unito". I viaggiatori dovranno dichiarare la loro storia penale e in futuro potranno dover consegnare dettagli biometrici, come le impronte digitali. Secondo i Tories sono circa un migliaio i cittadini non Ue che ogni anno cercano di entrare nel Regno Unito usando in modo fraudolento documenti Ue.