Giovedì 18 Aprile 2024

Disastro Brexit, il governo assume una Ong per gestire le code verso i porti

Sono degli ex militari che distribuiscono cibo e acqua ai camionisti bloccati nelle frequenti code che si creano per inbarcarsi sui traghetti e andare in Francia

Il porto di Dover

Il porto di Dover

Londra, 4 gennaio 2023 - La Brexit continua a creare problemi in Inghilterra. Le code sulle strade verso i porti inglesi della Manica (soprattutto quello di Dover) sono sempre più frequenti e ricorrenti. Per imbarcarsi sui traghetti e arrivare in Francia, dopo l'uscita della Gran Bretagna dall'Unione Europea, sono stati introdotti controlli di dogana. Dunque accade che i camionisti rimangano bloccati per molto tempo sulle strade. Per questo motivo, il governo britannico ha siglato un contratto da 200mila sterline con l'associazione benefica Re:Act, che utilizza ex militari per distribuire aiuti umanitari nelle zone di guerra e in quelle colpite da disastri naturali, al fine di assistere i camionisti. 

Il contratto della durata di un anno, rivela il Guardian, è iniziato a novembre e prevede la distribuzione di cibo e acqua quando migliaia di veicoli si incolonnano sulle strade di avvicinamento ai porti del Kent, come l'autostrada M20, e i conducenti restano fermi per più di due giorni. L'esecutivo conservatore guidato dal premier Rishi Sunak si prepara quindi al ripetersi degli scenari accaduti in passato. Lo scorso aprile, ad esempio, più di 2mila mezzi pesanti erano rimasti bloccati a lungo in una coda di oltre trenta chilometri a Dover a causa dell'interruzione dei servizi da parte della compagnia di traghetti P&O e di problemi tecnici sul sito dedicato alla documentazione post-Brexit.

Le promesse di Sunak

Soffiano, dunque, venti di recessione sull'isola, di vertenze salariali e scioperi a raffica, oltre alla crisi energetica globale aggravata dalla guerra russo-ucraina e all'impennata delle bollette. Il premier conservatore Rishi Sunak, nel suo primo discorso dell'anno ha sbandierato '5 promesse': dimezzare il carovita, tornare a far crescere il Pil britannico, ridurre il debito pubblico, affrontare gli scompensi del servizio sanitario nazionale (Nhs) con un taglio delle liste d'attesa dei pazienti, frenare l'immigrazione clandestina attraverso la Manica dopo il flusso record di sbarchi del 2022. Tutti tentativi, quelli di Sunak, di recuperare consensi alla parrocchia Tory (in caduta libera nei sondaggi) e ritrovare una qualche iniziativa politica.