Mercoledì 24 Aprile 2024

Brexit, Londra pronta al peggio. Un piano per "lo scenario da Apocalisse"

Funzionari del Regno al lavoro sulle soluzioni di emergenza nel caso non si trovasse un accordo con la Ue

Un sostenitore 'No Brexit' a Londra (LaPresse)

Un sostenitore 'No Brexit' a Londra (LaPresse)

Londra, 4 giugno 2018 - "Un'Apocalisse". La Brexit è anche questo. O almeno lo potrebbe diventare, qualora il prossimo 29 marzo 2019 - data fissata per l'uscita - il Regno Unito dovesse lasciare la Ue senza aver sottoscritto un accordo con Bruxelles. Per questa drammatica eventualità, Londra sta già preparando un piano di emergenza. Oltremanica sono pronti al peggio: entro due settimane dalla Brexit nel Paese potrebbe esserci una carenza di medicine, di carburante e di cibo. E' il Sunday Times a rivelare "lo scenario da Apocalisse" tracciato da alti funzionari di governo e plausibile in caso di mancata intesa con la Ue. Farsi trovare impreparati, significherebbe rendere l'uscita ancora più devastante. Ecco allora le prime indiscrezioni sulle contromisure che l'esecutivo di Theresa May è pronto a prendere, come, ad esempio, il collasso del porto di Dover già dal "primo giorno".

I TRE SCENARI - Il mese scorso, rivela il domenicale, funzionari del ministero di Davis, insieme ai loro colleghi alla Sanità e ai Trasporti, hanno preparato tre scenari per una Brexit senza accordo: il primo riflette una situazione definita 'mite', il secondo una situazione 'seria' e il terzo è stato soprannominato da 'Apocalisse' ('Armageddon'). "Nel secondo scenario, quindi neanche il peggiore, il porto di Dover collassa il primo giorno - ha detto una fonte anonima citata dal domenicale -. I supermercati in Cornovaglia e Scozia finiranno il cibo entro un paio di giorni e gli ospedali esauriranno i medicinali entro due settimane". In questo quadro, prosegue il giornale, il governo sarebbe costretto a organizzare voli charter, oppure a usare aerei della Raf, per portare generi alimentari e medicine nei angoli più lontani del Regno. "Bisognerà fare arrivare le medicine nel Paese via aerea - ha proseguito la fonte e alla fine della seconda settimana finirà anche la benzina".

IRLANDA DEL NORD - Tra le grane che accompagnano l'uscita della Gran Bretagna dalla Ue, c'è anche quella dell'Irlanda del Nord. Il confine del Regno è uno dei nodi che sta bloccando il tavolo dei negoziati con Bruxelles a meno di 10 mesi dalla fatidica 'Ora X'.  Ecco allora che la nazione di Belfast, al confine con la repubblica irlandese che invece è ben salda nella Ue, potrebbe ottenere uno status speciale, tipo zona cuscinetto, che le consentirebbe di operare liberamente sia con Bruxelles che con il resto della Gran Bretagna. L'ipotesi è al vaglio del governo di Oltremanica, lo riferiscono diversi media del Regno Unito. "Il piano è una delle diverse idee in discussione e potrebbe non essere proposto all'Ue", ha dichiarato qualche giorno fa alla Reuters un funzionario dell'esecutivo. Un portavoce del ministero per la Brexit ha dichiarato che ci sono "due futuri accordi doganali validi con l'Ue e sono in corso i lavori per perfezionarli". I funzionari si sono ispirati al doppio sistema di supervisione dal rapporto del Liechtenstein con i regimi sia della Svizzera che dello Spazio economico europeo.