Mercoledì 24 Aprile 2024

Brexit, Johnson a Macron: "Sono qui per un accordo. Backstop non è necessario"

Parigi, il capo dell'Eliseo vede il premier inglese e lo incalza sulla frontiera fluida nell'Ulster: "Serve alla pace nell'Irlanda del Nord e tutela l'integrità del mercato in Europa"

Boris Johnson all'Eliseo, a destra Emmanuel Macron (Ansa)

Boris Johnson all'Eliseo, a destra Emmanuel Macron (Ansa)

Parigi, 22 agosto 2019 - Giunto a Parigi per il summit, il primo ministro britannico Boris Johnson, dal podio, al fianco di Emmanuel Macron, ha ribadito l'intenzione di perseguire a ogni costo un accordo sulla Brexit, l'uscita del Regno Unito dall'Europa. "Sono venuto perché voglio raggiungere un accordo", ha ripetuto più volte Johnson davanti alla stampa all'Eliseo, al termine dell'incontro con il capo dello stato francese, aggiungendo di essere stato "fortemente incoraggiato" in questo senso dal suo colloquio con la cancelliera tedesca, Angela Merkel. Macron da parte sua ha dichiarato che una soluzione alla questione del backstop sulla frontiera irlandese, la cosiddetta frontiera fluida, può essere trovata "entro 30 giorni".

"Il backstop non è solo un meccanismo tecnico, ma la salvaguardia della stabilità in Irlanda", ha aggiunto Macron facendo riferimento alla clausola presente nell'accordo negoziato dalla Unione Europea con Londra per la Brexit, che Johnson ha più volte chiesto di eliminare. Il backstop serve a "preservare la pace nell'Irlanda del Nord e tutela l'integrità del mercato unico", ha aggiunto il leader francese, sottolineando che la sua posizione "rimane quella di difendere il progetto europeo".

Johnson ha detto che soluzioni tecniche per evitare il ritorno del confine fisico rigido tra Repubblica d'Irlanda e Irlanda del Nord sono "prontamente disponibili". Johnson è giunto a Parigi proveniente da Berlino, dove ha incontrato la cancelliera tedesca Angela Merkel gli ha concesso 30 giorni per formulare proposte con cui uscire dall'impasse sul cosiddetto backstop alla frontiera nordirlandese, che segnerà anche la separazione tra Unione Europea e Regno Unito dopo il distacco ineluttabile. "Le soluzioni tecniche sono prontamente disponibili e sono state discusse a lungo". Johnson continua a ostentare ottimismo sulla possibilità di uscire dalla Ue, il 31 ottobre, con un accordo. Sarà possibile ha detto, "con energia, creatività e impegno".

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