Brexit, Cameron si dimette

Il primo ministro pro-Ue ha preso atto della sconfitta al referendum. "Serve una nuova leadership per condurre il Paese verso la sua nuova destinazione"

David Cameron annuncia le sue dimissioni (Ansa)

David Cameron annuncia le sue dimissioni (Ansa)

Londra, 24 giugno 2016 - La Gran Bretagna sceglie di lasciare l'Unione Europea e David Cameron annuncia le sue dimissioni da primo ministro. Il premier conservatore, che aveva messo in gioco la sua credibilità politica guidando la campagna per il 'Remain', ha cercato di rassicurare i mercati, pesantamente colpiti dal risultato del referendum. "L'economia britannica è forte e posso rassicurare i cittadini europei che vivono qui che non ci saranno cambiamenti iniziali, che non ci saranno vincoli per i viaggiatori per il momento e per le merci", ha rimarcato prima di annunciare che "serve una nuova leadership per condurre il Paese verso la sua nuova destinazione". "Non c'è una scadenza precisa, io non credo che sia necessario definire una tabella di marcia, ma ritengo che dobbiamo avere un nuovo primo ministro in tempo per la conferenza del Partito Conservatore a ottobre", ha continuato parlando davanti al numero 10 di Downing Street con a fianco la moglie.

"Non è una decisione che ho preso alla leggera. Ma credo che sia nell'interesse nazionale avere un periodo di stabilità e poi la nuova leadership richiesta", ha aggiunto il premier che si è detto "fiero" per quanto fatto nei sei anni da primo ministro. "Amo questo paese e sono onorato di averlo servito", ha detto ancora Cameron. "Il popolo britannico ha votato per uscire dall'Europa e la volontà del popolo britannico sarà rispettata. Farò tutto possibile per guidare questa nave nei prossimi mesi. Amo questo paese e sono onorato di averlo servito", ha concluso.