Mercoledì 24 Aprile 2024

Brexit, azione legale Ue contro Londra: "Non rispetta l'accordo"

Ma Boris Johnson tira dritto e rivendica le sue "ragioni". L'Irlanda: "L'accordo di recesso deve essere rispettato"

Ursula von der Leyen, presidente della Commissione europea (foto Iamgoeconomica)

Ursula von der Leyen, presidente della Commissione europea (foto Iamgoeconomica)

Bruxelles, 1 ottobre 2020 - La Commissione europea ha inviato al Regno Unito una lettera di costituzione in mora per aver violato i suoi obblighi ai sensi dell'accordo di recesso. E' l'inizio di un processo formale di infrazione. Londra ha un mese per rispondere alla lettera. "L'articolo 5 dell'accordo di recesso - ricorda Bruxelles - stabilisce che l'Unione europea e il Regno Unito devono adottare tutte le misure appropriate per garantire l'adempimento degli obblighi derivanti dall'accordo di recesso e che devono astenersi da qualsiasi misura che possa compromettere il raggiungimento di tali obiettivi. Entrambe le parti sono vincolate dall'obbligo di cooperare in buona fede nell'esecuzione dei compiti derivanti dall'accordo di recesso".

Il nodo della questione

L'azione legale riguarda la proposta di legge sul mercato interno presentata dal governo di Boris Johnson il 9 settembre che, se adottato, "violerebbe in modo flagrante il protocollo sull'Irlanda-Irlanda del Nord, in quanto consentirebbe alle autorita' britanniche di ignorare l'effetto giuridico del Disposizioni sostanziali del protocollo ai sensi dell'accordo di recesso". "Rappresentanti del governo britannico hanno riconosciuto questa violazione, affermando che il suo scopo era quello di consentirgli di discostarsi in modo permanente dagli obblighi derivanti dal Protocollo", aggiunge Bruxelles.

"Il governo britannico non è riuscito a ritirare le parti controverse del disegno di legge, nonostante le richieste dell'Unione europea, e il Regno Unito ha violato il proprio obbligo di agire in buona fede, come stabilito nell'articolo 5 dell'accordo di recesso". Se il disegno di legge venisse adottato, ostacolerebbe l'attuazione dell'accordo di recesso. Di conseguenza, la Commissione ha avviato oggi una procedura di infrazione in linea con le disposizioni dell'accordo di recesso, continua l'esecutivo europeo. Il Regno Unito ha tempo fino alla fine di questo mese per presentare le proprie osservazioni alla lettera di costituzione in mora. Dopo aver esaminato queste osservazioni, o se non sono state presentate osservazioni, la Commissione può, se del caso, decidere di emettere un parere motivato.

La risposta di Londra

Il governo britannico però tira dritto e rivendica le sue "ragioni" dietro il progetto di legge. "Risponderemo alla lettera a tempo debito", ha tagliato corto un portavoce di Boris Johnson, ma "abbiamo chiaramente indicato le nostre ragioni per introdurre (attraverso la legge contestata, già approvata dalla Camera dei Comuni e ora in discussione in quella dei Lord, ndr) le misure relative al protocollo sull'Irlanda del Nord". Si tratta, ha insistito, di "creare una rete legale di sicurezza per proteggere il mercato interno del Regno Unito" e al contempo "tutelare il processo di pace" irlandese.

L'Irlanda

"L'accordo di recesso, insieme al protocollo dell' Irlanda del Nord, deve essere rispettato". Lo ha detto il premier irlandese Micheál Martin al suo arrivo al Consiglio europeo a Bruxelles, precisando che il suo Paese è "chiaramente impegnato nei negoziati paralleli in corso tra l'Unione europea e il Regno Unito, che dovrebbero portare a un accordo commerciale ragionevole".