Brexit, Johnson e Ue vicini a un accordo

Il premier britannico avrebbe fatto concessioni sul confine irlandese, maggiore ostacolo all'uscita del Regno Unito dall'Unione Europea

Boris Johnson al 10 di Downing Street (Lapresse)

Boris Johnson al 10 di Downing Street (Lapresse)

Londra, 15 ottobre 2019 - Governo britannico e Ue sono vicini a un accordo sulla Brexit. Secondo quanto scrive The Guardian il premier britannico, Boris Johnson, avrebbe accettato di fare concessioni alle richieste di Bruxelles sul confine irlandese, maggiore ostacolo all'uscita del Regno Unito senza 'no deal'. 

Il quotidiano britannico cita fonti Ue e di Londra, secondo le quali il testo dell'accordo potrebbe essere pubblicato domani, se Downing Street darà l'ok finale. L'intesa, in linea di principio, prevede una forma di controllo doganale, nel Mare di Irlanda, tra Irlanda del Nord e il resto del Regno Unito, ma allo stesso tempo Londra e Belfast usciranno insieme dall'Ue e rimarranno un territorio doganale unico. "L'Irlanda del Nord sarebbe de jure nel territorio doganale del Regno Unito, ma de facto nell'Unione europea", ha spiegato una fonte diplomatica. 

Anche Bloomberg riporta la notizia che scongiurerebbe il 'no deal' il 31 ottobre, citando funzionari europei: "I negoziatori britannici ed Ue a Bruxelles stanno chiudendo la bozza di accordo, ottimisti sul fatto che ci sarà una svolta prima della fine della giornata". 

L'accordo sarebbe un successo per Johnson, che potrebbe ancora vantarsi di aver fatto uscire l'intero Regno Unito dall'Ue. Ma la strada non è tutta in discesa, infatti Boris dovrebbe ancora riuscire a farlo approvare dal Parlamento, dove dovrà convincere il Partito democratico unionista nordirlandese Dup e i tory brexiteers, lo European Research Group. 

Il premier irlandese, Leo Varadkar, ha in uncerto modo confermato la novità, affermando di aver ricevuto indicazioni da Bruxelles sui "progressi" del negoziato, che resta comunque in corso. Il testo domani? Varadkar non si sbilancia sui tempi: "Non è chiaro se riusciremo a rivedere l'accordo di recesso già entro il Consiglio Europeo di giovedì". Da Downing Street restano prudenti, parlando più genericamente di progressi.