Giovedì 25 Aprile 2024

Breonna Taylor, l'agente che la uccise fu "solo negligente". Rivolta a Louisville

Il grand giurì ha stabilito che i poliziotti hanno aperto il fuoco in modo giustificato. Procuratore del Kentucky: "Giustizia a volte non è facile". E Trump twitta: "Una star"

Caso Breonna Taylor, proteste e scontri nella notte a Louisville (Ansa)

Caso Breonna Taylor, proteste e scontri nella notte a Louisville (Ansa)

Louisville (Stati Uniti), 24 settembre 2020 - Brett Hankinson, uno dei tre agenti di polizia coinvolti nella morte, lo scorso marzo a Louisville, dell'afroamericana 26enne Breonna Taylor, è stato incriminato per condotta pericolosa e non per omicidio. La decisione del grand giurì ha fatto scattare proteste e scontri nella notte non solo nella città del Kentucky, ma in tutti gli Stati Uniti. Gli altri due agenti che parteciparono alla perquisizione dell'abitazione dell'afroamericana, conclusasi con la tragica morte della 26enne, non sono stati accusati. L'agente Hankinson, già licenziato dalla polizia, rischia fino a 15 anni di carcere per condotta negligente e pericolosa, ma non è stato accusato dell'uccisione di uno dei personaggi diventati icona del movimento 'Black Lives Matter'. Per il suo rilascio la cauzione fissata è di 15mila dollari.

Nella notte grande tensione e scontri per le strade di Louisville, dove i manifestanti si sono riversati per protestare contro quella che è stata definita una decisione "vergognosa e offensiva", così ha detto Ben Crump, avvocato per i diritti civili che rappresenta la famiglia di Breonna Taylor. Gas lacrimogeni sono stati utilizzati contro il manifestanti ancora prima dell'entrata in vigore del coprifuoco. Almeno due poliziotti sono stati feriti da colpi d'arma da fuoco e ci sono stati almeno 46 arresti. Manifestazioni si sono tenute anche a Washington e New York, Los Angeles, Philadelphia, Kansas City e Indianapolis.

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Il grand giurì ha stabilito che gli agenti hanno aperto in modo giustificato il fuoco in risposta ai proiettili esplosi da Kenneth Walker, il fidanzato di Taylor, che ha detto di aver aperto il fuoco perché gli agenti non si erano identificati e lui credeva fossero dei ladri. Gli agenti hanno colpito Taylor cinque volte uccidendola. La polizia aveva un mandato di perquisizione a nome dell'ex fidanzato della donna credendo che lui avesse nascosto nell'appartamento di Taylor droga e denaro che non è stato trovato.

"A volte la legge non è adeguata a rispondere ad una tragedia", ha detto il procuratore generale del Kentucky, Daniel Cameron. E proprio del procuratore del Kentucky ha poi twittato il presidente americano Donald Trump, definendolo "molto bravo", "una star".  Il candidato democratico alla presidenza, Joe Biden, ha invece esortato i manifestanti a "non macchiare" con violente proteste l'eredità di Breonna Taylor.