Usa, ex guru della campagna di Trump tenta il suicidio. Fu rimosso dopo il flop di Tulsa

Brad Parscale è stato fermato dagli agenti chiamati dalla moglie. Pagò per il comizio-flop in Oklahoma

Brad Parscale (Ansa)

Brad Parscale (Ansa)

Miami, 28 settembre 2020  - Brad Parscale, ex manager della campagna di Donald Trump, ha tentato il suicidio. Parscale è stato trasportato in un ospedale in Florida dopo che la moglie ha avvertito la polizia dicendo che il marito aveva minacciato di togliersi la vita.

A quattro mesi dalle presidenziali Usa del 3 novembre, un luglio caldo con il presidente in difficoltà, secondo i sondaggi, Parscale aveva pagato per tutti ed era stato rimosso da responsabile della campagna. 

La chiamata al 911 arrivava da un'abitazione, una donna chiedeva aiuto perchè c'era "un uomo armato che tentava il suicidio", ha riferito la Cnn. I poliziotti hanno poi identificato l'uomo come Parscale. La moglie ha detto che suo marito era "armato e aveva accesso a più armi da fuoco all'interno della residenza e minacciava di farsi del male", ha aggiunto la Cnn citando la polizia. 

A far uscire Parscale dalle grazie di Trump era stato il comizio-flop di Trump a Tulsa, in Oklahoma, in piena emergenza Covid. Il manager comunque era rimasto nello staff della campagna con un altro incarico. "Brad Parscale è un membro della nostra famiglia e tutti noi lo amiamo. Siamo pronti a sostenere lui e la sua famiglia in ogni modo possibile", ha detto il direttore delle comunicazioni elettorali di Trump, Tim Murtaugh.