Roma, 21 giugno 2025 - Si muovono i bombardieri B-2, i velivoli americani in grado di trasportare la Gbu-57. Una super bomba che si ritiene essere l’unica arma convenzionale capace di colpire e (forse) distruggere il pressoché inespugnabile sito nucleare di Fordow. Un bunker, posto a 90 metri di profondità sotto uno strato di rocce, che rappresenta il cuore del programma atomico iraniano.
Premessa: non si sa se gli aerei da guerra stiano effettivamente trasferendo l’ordigno, sul cui utilizzo in Iran fino a pochi giorni fa il presidente Donald Trump nutriva seri dubbi.

Le notizie che abbiamo al momento riferiscono che un'ingente forza di stealth B-2 Spirit statunitensi è partita dalla dalla base aerea di Whiteman, in Missouri, e sembra essere attualmente diretta verso Guam, nel territorio statunitense in Micronesia, nel Pacifico Occidentale. Non è chiaro se sia previsto che proseguano verso l’ulteriore base di supporto navale di Diego Garcia, situata a circa 3.700 chilometri dall'Iran in un territorio britannico altamente strategico che in passato è stato utilizzato come punto di partenza per attacchi statunitensi in Medio Oriente.

Fatto sta che, e questa è una certezza, i B-2 si sono mossi. Lo rivelano le immagini satellitari pubblicate dal portale di difesa "The War Zone". Gli equipaggi di due bombardieri B-2 - nominativi Pitch 11 e Pitch 14 - sono stati ascoltati oggi comunicare con i controllori del traffico aereo in Australia in un audio disponibile al pubblico. L'equipaggio del Pitch 11 conferma anche la presenza di un terzo bombardiere.
Il trio di B-2 avrebbe effettuato il rifornimento in volo sopra l'Australia, dirigendosi verso ovest.
Sempre secondo ‘The War Zone’ almeno tre cargo C-17 e 10 aerei cisterna per il rifornimento aereo sono stati schierati nelle ultime 48 ore alla base Diego Garcia.
Il movimento degli assetti Usa viene seguito con grande attenzione attraverso l'Open Source Intelligence (Osint). OsintWarfare riporta immagini satellitari del 19 giugno della base aerea Prince Sultan a Riad, in Arabia Saudita, anche questa strategica in caso Washington decidesse di scendere in guerra al fianco di Israele. Dalle foto risultano 22 aerocisterne per il rifornimento in volo KC-135 Stratotanker, 53 caccia F-16 e 10 Hercules C-130 da trasporto.
Manovre in aumento
L'intensificarsi delle manovre si inserisce nel contesto di una nuova ondata di attacchi statunitensi contro gli Houthi nel Mar Rosso e dei crescenti avvertimenti all'Iran da parte dell'amministrazione Trump sul possibile intervento Usa a sostegno dei raid di Israele.
Nell'ottobre dello scorso anno, un bombardiere B-2 era partito direttamente dagli Stati Uniti per un attacco in Yemen. Pochi mesi fa, gli Stati Uniti avevano trasferito circa sei bombardieri B-2 alla base di Diego Garcia con l'obiettivo di minacciare l'Iran e lo Yemen; tuttavia, gli aerei non hanno preso parte agli attacchi americani in Yemen.
La bomba Gbu-57
Sarebbe quindi la bomba ‘Mop’ (‘Massive Ordnance Penetrator’) l’unica arma convenzionale in grado di colpire fin nel cuore di Fordow, dove si presume che l’Iran stia compiendo i progressi più significativi verso la costruzione della bomba nucleare. La GBU-57 pesa 12,3 tonnellate ed è una bomba di precisione sviluppata per l'aeronautica degli Stati Uniti.
Si tratta dell’ordigno convenzionale più potente nell'arsenale americano, progettata per distruggere bersagli profondamente interrati e rinforzati.
Dotata di guida Gps per un'elevata precisione, la super bomba è in grado di penetrare fino a 60 metri di cemento armato o 60 metri di terra prima di detonare. Si avvicinerebbe quindi ai 90 metri (ne mancherebbero 30) dove si pensa sia collocata l’anima della base iraniana. La testata della Mop è realizzata con una speciale lega d'acciaio ad alte prestazioni, che ne consente l'integrità all'impatto. Piccolo particolare: Israele non ha velivoli in grado di trasportarla e lanciarla. Attualmente, sono proprio stealth B-2 Spirit gli unici aerei da guerra che possono portare la bomba "bunker buster”, ‘spacca bunker’.
