Lunedì 16 Settembre 2024

Una bomba in un pacco regalo. Così è stato ucciso il consigliere del comandante dell’esercito ucraino Valery Zaluzhny

Un ordigno nascosto in un dono per il suo compleanno ha ferito mortalmente il maggiore Gennadiy Chastiakov

Kiev, 6 novembre 2023 – Uno stretto consigliere del comandante in capo dell'esercito ucraino, il generale Valery Zaluzhny, è stato ucciso oggi in un'esplosione.

Il comandante Valery Zaluzhny ha annunciato la morte di Gennadiy Chastiakov
Il comandante Valery Zaluzhny ha annunciato la morte di Gennadiy Chastiakov

"In circostanze tragiche, il mio assistente e caro amico, il maggiore Gennadiy Chastiakov, è stato ucciso... nel giorno del suo compleanno", ha scritto Zaluzhny, affermando che un "ordigno sconosciuto è esploso in uno dei suoi regali".

In un modo simile era stato ucciso a San Pietroburgo uno dei maggiori sostenitori di Putin, Vladlen Tatarsky.

Una ragazza gli aveva consegnato una statuetta, un suo busto con l’elmo da condottiero antico. Lui l’ha guardata, ha sorriso e fatto una battuta – come mostra un video sui social russi – che ha fatto ridere l’audience e mentre lei è tornata al suo posto ha appoggiato il busto di metallo sul tavolinetto. Poche decine di secondi dopo è avvenuta la detonazione che l’ha ucciso.

Era morto così uno dei più radicali propagandisti putiniani, Vladlen Tatarsky, 40 anni, alias (tratto da un romanzo di Viktor Pelevi) di Maksim Fomin, ucraino russofilo di Markivka, ex minatore, nel 2014-’15 combattente del battaglione Vostok della milizia del Donetsk, poi nell’inteligence militare della milizia del Dnr e impegnato nella guerra informatica su un canale Telegram ultraradicale, mai tenero coi generali, sul quale aveva 560mila follower. Un fanatico che difese le stragi di Bucha "messaggio per l’Occidente" e a margine di una cerimonia al Cremlino disse che la Russia avrebbe ucciso tutti coloro che riteneva necessario per tutelare i propri interessi.