Bolsonaro posta sui social la foto dall'ospedale in cui è ricoverato (Twitter)

Brasilia, 10 gennaio 2023 - Lula sarà in visita ufficiale a Washington a inizio febbraio. La decisione dopo un "franco e cordiale" colloquio telefonico con Joe Biden. Ma dove sarà allora Jair Bolsonaro? L'ex presidente brasiliano è in Florida dal 30 dicembre ma non può rimanere negli Stati Uniti con il visto di capo di Stato che ha utilizzato per entrarvi. Ha 30 giorni di tempo per cambiare autorizzazione, per esempio con un visto da turista; se rimanesse oltre sul suolo americano si troverebbe in una situazione irregolare e potrebbe anche essere espulso.  Spiega Ned Price, portavoce del Dipartimento di Stato, l'organo responsabile della diplomazia Usa: "Se qualcuno entra negli Stati Uniti con un visto diplomatico, ma poi non è più coinvolto in affari ufficiali del proprio governo, deve lasciare il Paese o chiedere all’immigrazione un altro status". La presenza di Bolsonaro è diventata l'obiettivo delle pressioni dei parlamentari democratici: si riuniranno a breve per discutere una richiesta di espulsione dell'ex presidente sudamericano. Dal canto suo Bolsonaro, ricoverato in osservazione per dolori addominali in un ospedale di Orlando, ha parlato con la Cnn Brasil. "Sto meglio – ha detto -, questo è già il mio terzo ricovero per una grave ostruzione intestinale. Sono venuto qui ma non ho avuto giorni sereni. Prima c'è stato quel deplorevole episodio in Brasile e poi questo mio ricovero. Sono venuto per restare fino alla fine di gennaio, ma ho intenzione di anticipare il mio rientro. Perché in Brasile i medici sanno già del mio problema e possono curarmi meglio". L’attacco dei manifestanti bolsonaristi a Brasilia è stato ampiamente condannato dalle autorità statunitensi, una insurrezione definita "oltraggiosa". E hanno smentito qualsiasi contatto con Bolsonaro o qualsiasi provvedimento unilaterale che lo riguardi. Una richiesta formale da parte del governo brasiliano sarebbe il primo passo verso una possibile estradizione di Bolsonaro. La richiesta dovrebbe essere fatta dalla magistratura e poi inoltrata al governo degli Stati Uniti, che potrebbe accettarla o meno. Il processo può avvenire solo se c'è un accordo specifico tra i due Paesi coinvolti e dipende da fattori come la reciprocità delle sanzioni. Un'altra possibilità sarebbe la deportazione di Bolsonaro, meccanismo più veloce che dipenderebbe esclusivamente dalla volontà di Washington. "Le istituzioni democratiche brasiliane ha detto Price - hanno il nostro pieno sostegno. Come sempre, siamo a disposizione per qualsiasi richiesta di assistenza da parte dei nostri partner brasiliani, sia che arrivino per via diplomatica sia per via legale". Bolsonaro è arrivato in Florida il 30 dicembre senza passare la fascia a Lula come da prassi democratica. Vive a casa dell'ex combattente di arti marziali José Aldo in una comunità piena di brasiliani, con la moglie, la figlia Laura e una figliastra. Fino al ricovero aveva fatto poche apparizioni all’esterno passando il suo tempo ricevendo e scattando foto con la folla di suoi seguaci che si radunava quotidianamente davanti alla casa. Ma ufficialmente senza commentare le vicende politiche brasiliane. Intanto Stati Uniti e Brasile stanno consolidando i rapporti fra le loro diplomazie che erano molto in crisi visti i cattivi rapporti fra Bolsonaro e Biden. Ha già prestato giuramento la nuova ambasciatrice americana a Brasilia, Elizabeth Bagley, che assume il posto vacante dal 2021. Lula da parte sua ha licenziato in un colpo solo (dovranno abbandonare gli Usa entro 90 giorni) l’ambasciatore a Washington, Nestor Forster, e il console a New York, Maria Nazareth Farani Azevedo (moglie dell’ex direttore generale dell’Organizzazione mondiale del commercio Roberto Azevedo), entrambi con un passato di simpatizzanti di Lula e della sinustra trabalhista, ma diventati ferventi bolsonaristi, autori di alcune lettere nelle quali hanno difeso le politiche estere del presidente di destra per le quali si sono scontrati con le istituzioni brasiliane. Forster dovrebbe essere sostituito da Bernardo Paranhos Velloso. "È un momento cruciale nelle relazioni tra Stati Uniti e Brasile; non vediamo l'ora di lavorare con il presidente Lula e la sua squadra", ha detto Price.

Esteri

Brasilia, 10 gennaio 2023 - Lula sarà in visita ufficiale a Washington a inizio febbraio. La decisione dopo un "franco e cordiale"&nbsp;colloquio telefonico con Joe Biden. Ma dove sarà allora Jair Bolsonaro? L'ex presidente brasiliano è in Florida dal 30 dicembre ma non può rimanere negli Stati Uniti con il visto di capo di Stato che ha utilizzato per entrarvi. Ha 30 giorni di tempo per cambiare autorizzazione, per esempio con un visto da turista; se rimanesse oltre sul suolo americano si troverebbe in una situazione irregolare e potrebbe anche essere espulso. 
<img alt="Bolsonaro posta sui social la foto dall&amp;#39;ospedale in cui è ricoverato (Twitter)" data-img="/polopoly_fs/1.8444120!/httpImage/image.jpg_gen/derivatives/wide_680/image.jpg" data-img-alt="Bolsonaro posta sui social la foto dall&amp;#39;ospedale in cui è ricoverato (Twitter)" data-img-thumb="/polopoly_fs/1.8444120!/httpImage/image.jpg_gen/derivatives/wide_325/image.jpg" data-polopoly-id="1.8444120" data-shortcode="true" data-type="image" polopoly:contentfilepath="/httpImage/image.jpg_gen/derivatives/wide_325/image.jpg" polopoly:contentid="1.8444120" src="https://cdn.quotidiano.net/polopoly_fs/1.8444120!/httpImage/image.jpg_gen/derivatives/wide_325/image.jpg" title="Bolsonaro posta sui social la foto dall&amp;#39;ospedale in cui è ricoverato (Twitter)"> 
Spiega Ned Price, portavoce del Dipartimento di Stato, l'organo responsabile della diplomazia Usa: "Se qualcuno entra negli Stati Uniti con un visto diplomatico, ma poi non è più coinvolto in affari ufficiali del proprio governo, deve lasciare il Paese o chiedere all’immigrazione un altro status". 
La presenza di Bolsonaro è diventata l'obiettivo delle pressioni dei parlamentari democratici: si riuniranno a breve per discutere una richiesta di espulsione dell'ex presidente sudamericano. Dal canto suo Bolsonaro, <a href="https://www.quotidiano.net/esteri/brasile-news-bolsonaro-1.8444075" target="_blank">ricoverato </a>in osservazione per dolori addominali in un ospedale di Orlando, ha parlato con la Cnn Brasil. "Sto meglio – ha detto -, questo è già il mio terzo ricovero per una grave ostruzione intestinale. Sono venuto qui ma non ho avuto giorni sereni. Prima c'è stato quel deplorevole episodio in Brasile e poi questo mio ricovero. Sono venuto per restare fino alla fine di gennaio, ma ho intenzione di anticipare il mio rientro. Perché in Brasile i medici sanno già del mio problema e possono curarmi meglio". 
L’attacco dei manifestanti bolsonaristi a Brasilia è stato ampiamente condannato dalle autorità statunitensi, una insurrezione definita "oltraggiosa". E hanno smentito qualsiasi contatto con Bolsonaro o qualsiasi provvedimento unilaterale che lo riguardi. Una richiesta formale da parte del governo brasiliano sarebbe il primo passo verso una possibile estradizione di Bolsonaro. La richiesta dovrebbe essere fatta dalla magistratura e poi inoltrata al governo degli Stati Uniti, che potrebbe accettarla o meno. Il processo può avvenire solo se c'è un accordo specifico tra i due Paesi coinvolti e dipende da fattori come la reciprocità delle sanzioni. 
Un'altra possibilità sarebbe la deportazione di Bolsonaro, meccanismo più veloce che dipenderebbe esclusivamente dalla volontà di Washington. "Le istituzioni democratiche brasiliane ha detto Price - hanno il nostro pieno sostegno. Come sempre, siamo a disposizione per qualsiasi richiesta di assistenza da parte dei nostri partner brasiliani, sia che arrivino per via diplomatica sia per via legale". 
Bolsonaro è arrivato in Florida il 30 dicembre senza passare la fascia a Lula come da prassi democratica. Vive a casa dell'ex combattente di arti marziali José Aldo in una comunità piena di brasiliani, con la moglie, la figlia Laura e una figliastra. Fino al ricovero aveva fatto poche apparizioni all’esterno passando il suo tempo ricevendo e scattando foto con la folla di suoi seguaci che si radunava quotidianamente davanti alla casa. Ma ufficialmente senza commentare le vicende politiche brasiliane. 
Intanto Stati Uniti e Brasile stanno consolidando i rapporti fra le loro diplomazie che erano molto in crisi visti i cattivi rapporti fra Bolsonaro e Biden. Ha già prestato giuramento la nuova ambasciatrice americana a Brasilia, Elizabeth Bagley, che assume il posto vacante dal 2021. Lula da parte sua ha licenziato in un colpo solo (dovranno abbandonare gli Usa entro 90 giorni) l’ambasciatore a Washington, Nestor Forster, e il console a New York, Maria Nazareth Farani Azevedo (moglie dell’ex direttore generale dell’Organizzazione mondiale del commercio Roberto Azevedo), entrambi con un passato di simpatizzanti di Lula e della sinustra trabalhista, ma diventati ferventi bolsonaristi, autori di alcune lettere nelle quali hanno difeso le politiche estere del presidente di destra per le quali si sono scontrati con le istituzioni brasiliane. Forster dovrebbe essere sostituito da Bernardo Paranhos Velloso. "È un momento cruciale nelle relazioni tra Stati Uniti e Brasile; non vediamo l'ora di lavorare con il presidente Lula e la sua squadra", ha detto Price.

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