Mercoledì 24 Aprile 2024

Francia, fermato Bolloré. "Avrebbe corrotto funzionari in Africa"

Le Monde: la vicenda legata a concessioni portuali in Togo e Guinea. Il finanziere nega di aver commesso irregolarità: "Completa trasparenza". Tonfo in Borsa per il gruppo

Vincent Bolloré (ImagoE)

Vincent Bolloré (ImagoE)

Bruxelles, 24 aprile 2018 - Il finanziere francese Vincent Bollorè è in stato di fermo nei locali della polizia giudiziaria a Nanterre per il sospetto di corruzione di funzionari pubblici stranieri in una vicenda legata a concessioni portuali in Togo e Guinea. Lo scrive il quotidiano Le Monde specificando che la custodia da parte della polizia riguarda ipotesi giudiziarie di "corruzione di funzionari pubblici stranieri" in merito alle condizioni per l'ottenimento nel 2010 di due dei sedici terminali container gestiti dal gruppo Bolloré nel continente africano, uno a Lomé, il Togo, l'altro a Conakry, in Guinea.

I magistrati - scrive Le Monde - sospettano che il leader del gruppo abbia utilizzato la controllata dell'agenzia di comunicazioni Havas per facilitare l'ascesa al potere di leader africani fornendo consulenze e servizi di comunicazione sottofatturati. E questo, per uno scopo: ottenere le concessioni portuali di terminali di container redditizi. Diversi altri dirigenti del gruppo - scrive ancora Le Monde - sono stati arrestati: il direttore generale del gruppo Bolloré, Gilles Alix, e Jean-Philippe Dorent, a capo della divisione internazionale dell'agenzia di comunicazione Havas. Il gruppo Vivendi, di proprietà della famiglia Bollorè, è tra l'altro il maggior azionista di Tim. Lo scorso 19 aprile Bollorè a sorpresa aveva lasciato la presidenza di Vivendi con il consiglio di sorveglianza di Vivendi che aveva nominato il figlio Yannick nuovo presidente.

BOLLORE' SMENTISCE - Il gruppo Bolloré "smentisce formalmente" di aver commesso "irregolarità" in Africa attraverso la sua filiale africana SDV Afrique: è quanto si legge in un comunicato diffuso dal gruppo a Parigi. Le prestazioni oggetto dell'inchiesta della giustizia francese sono state "realizzate in completa trasparenza" e l'audizione di Vincent Bolloré "permetterà di chiarire in modo utile alla giustizia queste questioni già oggetto di una expertise indipendente che ha concluso la perfetta regolarità delle operazioni".

"Il legame che alcuni tentano di fare tra l'ottenimento delle concessioni (portuarie, ndr) e le operazioni di comunicazione (di Havas, ndr) è privo di ogni fondamento e rivela una pesante ignoranza del settore industriale": si legge anche nella nota diffusa dal gruppo Bolloré. I dirigenti del colosso francese - si prosegue nella nota - "sono felici di cooperare pienamente con la giustizia per ripristinare la realtà dei fatti". Creato 195 anni fa, il gruppo Bolloré "fa parte dei primi 200 gruppi mondiali e occupa 80.000 persone", si conclude nella nota.

BORSA - Tonfo in Borsa per il titolo Bolloré. Le azioni sul listino di Parigi hanno ceduto il 6,14%, dopo essere arrivate a perdere il 9% circa.