Venerdì 19 Aprile 2024

Bloody Sunday, dopo 47 anni incriminato un militare inglese

La magistratura nordirlandese ha le prove contro uno dei paracadutisti britannici che fecero fuoco sulla marcia per i diritti civili a Derry, uccidendo 13 persone, di cui 6 minori

Una foto del Bloody Sunday a Derry nel 1972: un parà britannico contro manifestante (Ansa)

Una foto del Bloody Sunday a Derry nel 1972: un parà britannico contro manifestante (Ansa)

Belfast, 14 marzo 2019  - Sono passati 47 anni ma gli irlandesi non dimenticano: un ex militare inglese è stato incriminato per due omicidi e quattro tentati omicidi avvenuti nel tristemente famoso Bloody Sunday ("Domenica di sangue"). La notizia è rilanciata da Bbc e Sky News: la magistratura dell'Irlanda del Nord avrebbe sufficienti elementi per incriminare il "soldier F", il nome per ragioni di sicurezza non è stato divulgato, coinvolto nella strage a Londonderry del 1972.  

Il militare di Sua Maestà è nel mirino per gli omicidi di James Wray e William McKinney e per il tentato omicidio di Joseph Friel, Michael Quinn, Joe Mahon e Patrick O'Donnell. 

Nel 2015 arrestato e rilasciato su cauzione ex parà britannico coinvolto nel Bloody Sunday.

Film, canzoni (famossissimo il brano degli U2 Sunday Bloody Sunday) e libri, nessuno in Irlanda vuole dimenticare la domenica del 30 gennaio del 1972, quando la marcia pacifica per i diritti civili, nel paesino di Derry, fu interrotta dagli spari del primo battaglione dei paracadutisti britannici. Sul terreno senza vita rimasero tredici persone, di cui sei minorenni. Una quattordicesima morì quattro mesi più tardi, e due manifestanti furono falciati dai veicoli militari, riportando gravi ferite.

Il "soldier F" al momento è il solo ad essere incriminato, mentre non ci sono prove sufficienti per incriminare altri 16 soldati inglesi, e due membri dell'Ira.  

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