Birmania, sei manifestanti uccisi: 5 colpiti in testa. I soldati fanno fuoco sulla folla

Repressione sempre più dura delle proteste contro il golpe militare in Myanmar. In carcere sono morti già due membri del partito di Aung San Suu Kyi. Molti in fuga verso l'India

Birmania, dura repressione delle proteste (Ansa)

Birmania, dura repressione delle proteste (Ansa)

Yangon, 11 marzo 2021 - Dopo il colpo di stato in Birmania continua la dura repressione della protesta da parte della giunta militare. Anche armi da guerra contro chi protesta contro il golpe dei generali: sei dimostranti sono stati uccisi a colpi di arma da fuoco dai soldati, cinque colpiti alla testa. La notizia della strage, durante una manifestazione a  Myaing (nel centro del Paese), è stata data da un membro dei servizi di soccorso, ma le informazioni a riguardo sono scarse per via della morsa del regime.

In Birmania le forze di sicurezza stanno reprimendo le contestazioni senza porsi problemi, e senza ascoltare le condanne dell'Onu e gli inviti al dialogo della stessa Cina. La giunta militare ha incarcerato diversi membri partito della leader birmana Aung San Suu Kyi, la Lega nazionale per la democrazia, due sono morti in prigione.

Fino ad oggi almeno 60 civili sono stati uccisi, e oltre 2.000 sono finiti in carcere, come conseguenza del colpo di Stato. La giunta militare è tornata a prendersi il potere dopo un periodo di transizione democratica tentata dal premio Nobel  Aung San Suu Kyi.

Il Consiglio di sicurezza dell'Onu "ha condannato con forza la violenza contro i manifestanti pacifici, tra cui donne, giovani e bambini" in Birmania in una dichiarazione. Gli Stati Uniti hanno imposto nuove sanzioni nei confronti della giunta Birmania, andando a colpire i famigliari del capo dei golpisti. La strategia di Joe Biden tente ad aumentare la pressione sulla giunta, costringendola ad ascoltare le richieste internazionali.

Già un centinaio di cittadini birmani è fuggito in India dopo il colpo di Stato del primo febbraio scorso, e altre decine attendono al confine per attraversarlo. Le autorità indiane hanno riferito all'AFP che almeno 136 birmani, inclusi agenti di polizia e le loro famiglie e vigili del fuoco, hanno attraversato la frontiera di nordest con il Mizoram.

Secondo Amnesty International ci sono state "esecuzioni extragiudiziali", e le forze di sicurezza hanno usato anche armi da guerra contro i manifestanti.