Ucraina, Putin: "Daremo missili Iskander-M alla Bielorussia"

007 Gb: Mosca ha rimosso molti generali. Intanto la battaglia del Lugansk sta per concludersi, con le forze ucraine che si ritirano da Severodonetsk per non essere accerchiate dai russi

KIev, 25 giugno 2022 - Le truppe russe "continuano ad avanzare lentamente nel quadrante Sud" dell'Ucraina, riferisce l'intelligence britannica. Ma intanto l'eservito di Kiev rende noto che diversi missili sono stati lanciati dalla Bielorussia in direzione di Chernihiv. Poco prima il governatore della regione, Vyacheslav Chaus,aveva riferito che vi è stato un attacco missilistico contro la cittadina di Desna, precisando che ci sono stati danni alle infrastrutture, ma né morti né feriti. In un messaggio la Direzione principale dell'intelligence del Ministero della Difesa ucraino parla di bombardieri russi che "sono entrati in funzione" direttamente dal territorio della Bielorussia. Sono stati coinvolti sei aerei Tu-22M3, che hanno lanciato 12 missili da crociera Kh-22. I bombardieri sono decollati dall'aeroporto di Shaikovka nella regione russa di Kaluga. Più avanti attraverso il territorio delle regioni di Kaluga e Smolensk sono entrati nello spazio aereo della Bielorussia. Dopo il lancio dei missili, sono tornati all'aeroporto di Shaikovka nel territorio della Federazione Russa.

Un missile russo Iskander-M (Ansa)
Un missile russo Iskander-M (Ansa)

Gli ufficiali dell'intelligence ucraina definiscono gli attacchi odierni dal territorio della Bielorussia un tentativo della Russia di trascinare l'esercito di Aleksandr Lukashenko nelle ostilità. D'altronde il presidente Vladimir Putin, citato dalla agenzie russe, ha fatto sapere che Mosca fornirà a Minsk missili a corto raggio Iskander-M, tra i più moderni del suo arsenale e capaci anche di trasportare testate atomiche. Putin ha anche proposto alla Bielorussia di ammodernare presso gli impianti in Russia gli aerei da combattimento Sukhoi SU-25 in dotazione alle forze armate di Minsk.

La mappa: Chernihiv

Sommario

Colpito l'Ovest e il Nord dell'Ucraina

Questa notte la Russia ha lanciato decine di missili contro obiettivi militari ucraini nell'Ovest e nel Nord del Paese. Secondo Kiev Indpendent, sei missili lanciati dal Mar Nero hanno raggiunto l'oblast di Leopoli. Due sono stati abbattuti, mentre gli altri quattro hanno colpito le infrastrutture militari nel distretto di Yavoriv, ferendo quattro persone, ha detto in un video il governatore della regione, Maxim Kozytskyi. Vitaliy Bunechko, governatore della regione di Zhytomyr, nel Nord dell' Ucraina, ha riferito che "circa 30 missili sono stati lanciati contro una infrastruttura militare che si trova molto vicino alla città di Zhytomyr".

Il Donbass

Una donna ferita la notte scorsa a causa dei bombardamenti delle forze russe sulla regione di Dnepropetrovsk, nel sud dell'Ucraina. Ieri nuovi raid nella regione del Donetsk, mentre la battaglia del Lugansk sta per concludersi, con le forze di difesa ucraine che hanno ricevuto l'ordine di ritirarsi dagli ultimi avamposti di Severodonetsk, per evitare di essere accerchiati dai russi. L'esercito russo afferma di aver colpito con armi di precisione un impianto industriale a Kostiantynivka, nel Donbass, uccidendo "fino a 80 mercenari polacchi" e distruggendo "20 veicoli da combattimento corazzati e 8 sistemi lanciarazzi multipli.

Capo 007 Kiev: torneremo ai confini del '91

La ritirata da Severodonetsk è stata "tattica e organizzata, il nostro comando ha deciso di raggrupparsi su nuove posizioni", ha detto il capo dell'intelligence militare ucraino Kyrylo Budanov in un'intervista a Itv News. Assicurando che "l'Ucraina tornerà ai suoi confini del 1991. Non ci saranno altri scenari e non ne stiamo considerando altri. Prima della fine dell'anno i combattimenti attivi diminuiranno praticamente a zero. Riprenderemo il controllo dei nostri territori nel prossimo futuro". Ed ha aggiunto: "A partire da agosto si verificheranno eventi che dimostreranno al mondo che la svolta comincia ad avere luogo". 

Il bollettino delle perdite russe (secondo Kiev)

Secondo il bollettino giornaliero diffuso dallo stato maggiore dell'esercito ucraino le perdite russe ammonterebbero ormai a circa 34.700 soldati (170 in più rispetto a ieri). Secondo Kiev, sul piano degli armamenti, i russi hanno perso dall'inizio della guerra 1.511 tank (+4 rispetto a ieri), 3.645 veicoli blindati (+8), 764 sistemi di artiglieria (+5), 241 sistemi di lanciarazzi multipli (+0), 99 sistemi anti aerei (+0), 217 aerei (+1), 184 elicotteri (+1), 2.560 veicoli a motore e autocisterne di carburante (+7), 14 navi da guerra e imbarcazioni (+0), 626 droni (+4), 60 unità di equipaggiamento speciale (+0). I missili russi abbattuti dalla contraerea ucraina sono 137 (+0).

Gb: Mosca ha rimosso molti generali

Dall'inizio di giugno l'alto comando russo ha probabilmente rimosso numerosi generali da ruoli di comando operativo, tra i quali il comandante delle forze aviotrasportate (VDV), generale-colonnello Andrei Serdyukov, e il comandante del gruppo dell'esercito meridionale (SGF), generale Alexander Dvornikov: lo scrive l'intelligence britannica nel suo aggiornamento quotidiano sulla situazione nel Paese. Secondo il rapporto, pubblicato dal ministero della Difesa su Twitter, Dvornikov verrà sostituito dal colonnello-generale Sergei Surovikin, la cui carriera soffre da oltre trent'anni di accuse di corruzione e brutalità. Sul campo, intanto, le forze ucraine stanno probabilmente riconfigurando la loro difesa del settore Severodonetsk-Lysychansk, mentre le unità blindate russe continuano la loro avanzata strisciante sul bordo meridionale dell'area urbana.