Martedì 23 Aprile 2024

Bielorussia, giallo la morte del ministro degli esteri Makei. "Avvertimento a Lukashenko"

I media di stato di Minsk non hanno fornito dettagli sulla causa della morte. Mosca: "Scioccati". Ma Kiev: "Lo hanno avvelenato". Studio Usa: "Vogliono spingere Lukashenko a entrare in guerra"

Vladimir Makei, il ministro degli Esteri della Bielorussia

Vladimir Makei, il ministro degli Esteri della Bielorussia

Roma, 26 novembre 2022 - E' avvolta nel mistero la morte di Vladimir Makei, il ministro degli Esteri della Bielorussia, scomparso improvvisamente all'età di 64 anni. Ne dà notizia l'agenzia bielorussa Belta. "Il ministro degli Esteri Vladimir Makei è morto improvvisamente", ha detto il portavoce del dicastero Anatoly Glaz citato da Sputnik Bielorussia, ripresa dall'agenzia russa Ria Novosti. Ma i media di stato di Minsk non hanno fornito dettagli sulla causa della morte del ministro, in carica dal 2012.

Makei aveva in programma un incontro con il suo omologo russo Serghei Lavrov per lunedì. La portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova ha affermato che Mosca è rimasta scioccata dalla tragica notizia, aggiungendo che il ministero esprimerà presto le condoglianze ufficiali. Durante la sua carriera, Makei era stato inizialmente favorevole a un riavvicinamento di Minsk all'Ue, ma aveva cambiato linea dopo le proteste di massa del 2020 contro i brogli alle elezioni presidenziali. Nei giorni scorsi, Makei aveva partecipato al summit dell'alleanza militare Csto a Erevan, capitale dell'Armenia.

Un giallo della morte

L'improvvisa scomparsa di Vladimir Makei, considerato fedelissimo del presidente Alexander Lukashenko, e diplomatico in bilico tra il difendere l'alleanza con la Russia, senza però chiudere i canali di dialogo con l'Occidente sta prendendo i controni di un giallo. Una figura complessa, nei delicati equilibri della Bielorussia, che l'assenza di spiegazioni sulle cause della morte, si dice naturali ma molti dubitano, aumentano il mistero. Una trama complicata in cui s'inseriscono anche le ipotesi dell'intelligence ucraina: "E' stato avvelenato", ha twittato Anton Gerashchenko, consigliere del ministero dell'Interno ucraino e vicino ai servizi. Un omicidio forse voluto proprio da Mosca perché Makei "era considerato un possibile successore di Lukashenko" e "uno dei pochi a non essere sotto l'influenza russa".

Un avvertimento a Lukashenko

Altra coincidenza: l'annuncio della scomparsa di Makei è arrivato lo stesso giorno in cui i media ucraini hanno pubblicato le teorie del centro studi americano il Robert Lobert Lansing Institute secondo il quale il presidente russo Vladimir Putin starebbe pensando di eliminare Lukashenko con un attentato, o al limite di intimidirlo con un falso agguato, in modo da spingerlo a intervenire direttamente con le sue truppe al fianco di Mosca in Ucraina. E infatti Gerashchenko ha parlato di un possibile "avvertimento" a Lukashenko rappresentato dalla morte di Makei.