Ucraina, Mosca apre all'incontro tra Putin e Biden

Secondo il ministro degli Esteri russo, Serghei Lavrov, il faccia a faccia tra i due presidenti potrebbe avvenire a margine del G-20 in Indonesia. Domani lo zar incontra Erdogan ad Astana

Mosca, 11 ottobre 2022 - Il Cremlino apre a un incontro tra Vladimir Putin e Joe Biden. Altro segnale che sta cambiando la strategia di Mosca verso il conflitto in Ucraina. Dopo aver subito la controffensiva di Kiev, e dopo aver temuto per la Crimea (E con il Donbass ancora incerto), la Russia ha rilanciato la sua Operazione speciale, con un nuovo comandante, Sergei Surovikin, e con duri bombardamenti su Kiev e su altre zone residenziali. Allo stesso tempo però potrebbe essere arrivato il momento di sedersi a un tavolo anche per i russi: Mosca comunque fatica a vincere questa guerra, e messa alle strette potrebbe considerare l'utilizzo dell'armamento non convenzionale, ma lo farebbe contro voglia, e con il rischio di scatenare, come ha detto Biden, un "Armageddon nucleare".

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Quindi la diplomazia torna a muoversi e già domani ad Astana, il presidente russo incontrerà quello turco, Recep Tayyp Erdogan. La notizia è stata confermata da un funzionario turco, e già ieri il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, aveva parlato di un possibile faccia a faccia tra Putin ed Erdogan a margine del vertice della Conferenza sull'interazione e sulle misure di rafforzamento della fiducia in Asia (Cica) previsto capitale del Kazakhstan per il 12-13 ottobre. Oggi invece Putin ha visto a San Pietroburgo, il presidente degli Emirati Arabi Uniti, sceicco Mohamed bin Zayed Al Nahyan. I due hanno discusso della guerra in Ucraina e "dell'importanza di avviare un dialogo per arrivare a una soluzione diplomatica", ha twittato lo stesso leader emiratino su Twitter.

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Molto dipenderà da quanto si diranno i leader turco e russo, ma il ministro degli Esteri di Putin, Serghei Lavrov, oggi ha affermato che la Russia è pronta a considerare un'eventuale proposta di incontro tra Putin e Biden al G20 di novembre in Indonesia. Ma la richiesta deve partire da Washington, ha sottolineato la Tass. A Bali, dal 15 al 16 novembre, ci sarà anche il presidente ucraino Vladimir Zelensky, ha confermato la ministra degli Esteri indonesiana Retno Marsudi.

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Secondo Lavrov, e tutto il Cremlino, infatti dietro questa guerra c'è l'Occidente e gli Stati Uniti ("Da tempo Washington partecipa di fatto al conflitto in Ucraina", ha affermato). "Non bisogna dire bugie, ce lo hanno insegnato all'asilo, ma evidentemente gli asili americani non sono altrettanto sviluppati come quelli russi", ha detto il ministro degli Esteri sulla tv Russia 1. Lavrov ha sostenuto che in realtà non è la Russia a non voler partecipare alla tavolo della pace, e neanche Kiev è veramente responsabile: "Zelensky non è Hitler perchè non è lui a decidere, gli impongono le decisioni", lasciando intendere che l'ex attore ora presidente è un burattino degli Usa: "Tutto dipenderebbe dal suo umore e dai messaggi da Londra o Washington".