Sabato 20 Aprile 2024

Wikileaks, così la Nsa spiava Berlusconi

Insorge Forza Italia, con i due capigruppo Brunetta e Romani che parlano di fatto gravissimo, chiedono al governo di chiarire e sollecitano una commissione parlamentare d'inchiesta

Angela Merkel, Nicolas Sarkozy e Silvio Berlusconi in una foto del 2009 (Ansa)

Angela Merkel, Nicolas Sarkozy e Silvio Berlusconi in una foto del 2009 (Ansa)

Washington (Usa), 23 febbraio 2016 - Nuovo capitolo di rivelazioni di Wikileaks, che stavolta riguardano lo spionaggio Usa nei confronti di vari leader mondiali, tra cui Silvio Berlusconi. Spiate le telefonate tra l'allora premier e suoi collaboratori, ma anche conversazioni con leader internazionali, da parte di un'unità speciale dell'Nsa che opera sotto copertura diplomatica. Dai file, pubblicati in Italia da Repubblica ed Espresso, emerge che anche le fasi che portarono alle dimissioni di Berlusconi sono state seguite dall'Nsa. Insorge Forza Italia, con i due capigruppo Brunetta e Romani che parlano di fatto gravissimo, chiedono al governo di chiarire e sollecitano una commissione parlamentare d'inchiesta. "Ci accingiamo a chiedere informazioni in tutte le sedi, anche con passi formali, sulla vicenda Berlusconi", avrebbe detto il premier Matteo Renzi.

Silvio Berlusconi e Benjamin Netanyahu: spiata dagli Usa una loro conversazione (Anas)I NUOVI FILE DI ASSANGE - WikiLeaks ha pubblicato nuovi documenti che rivelano lo spionaggio dalla National Security Agency statunitense (Nsa) nei confronti di diversi leader mondiali: oltre a Berlusconi, 'monitorati' il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu e il segretario generale delle Nazioni Unite, Ban Ki-moon.  Si parla di una conversazione tra Netanyahu e Berlusconi, così come di un incontro privato tra Berlusconi, Merkel e l'allora presidente francese Nicolas Sarkozy. Nei documenti ottenuti da WikiLeaks, Netanyahu chiede a Berlusconi sostegno nei rapporti con l'amministrazione americana guidata dal presidente Barack Obama, mentre Sarkozy mette in guardia l'ex primo ministro italiano sui pericoli del sistema bancario del suo Paese. "Sarà interessante vedere la reazione delle Nazioni Unite, perché se il segretario generale può essere un obiettivo senza alcuna conseguenza, allora qualsiasi cosa è a rischio", ha commentato Assange. Sul suo sito web, l'organizzazione fondata da Julian Assange ha rivelato che l'Nsa ha condotto intercettazioni anche di un incontro tra Ban e la cancelliera tedesca Angela Merkel, che era già emerso in passato fosse controllata dai servizi di intelligence americani. 

IRA DI FORZA ITALIA - Furibondo il presidente dei deputati azzurri Renato Brunetta: "Matteo Renzi, chieda immediatamente conto agli Stati Uniti di quanto accaduto tra il 2008 e il 2011, e forse anche in altri archi temporali. È un fatto di una gravità inaudita che i cittadini italiani, e ancor peggio i membri di un governo occidentale, vengano spiati da un'amministrazione che giustamente viene considerata amica. Il governo venga in Parlamento a riferire su queste gravi notizie e si attivi sin da subito per l'ormai irrinunciabile istituzione di una Commissione parlamentare d'inchiesta sui fatti del 2011 e sulla crisi borsistica-bancaria del 2015-2016. Il tempo dell'inerzia è finito, caro Renzi. Qui c'è in gioco il sistema democratico che sorregge il nostro Paese". Per Maurizio Gasparri è confermata l'esistenza di un complotto: "La clamorosa e inaccettabile vicenda delle intercettazioni americane a danno di Berlusconi conferma una volta di più quanto sia stata grave, intollerabile e criminale la pressione internazionale sul governo di centrodestra. Ci fu un complotto, lo abbiamo detto e lo ribadiamo, in Europa e evidentemente anche con complicità d'oltreoceano".

CALDEROLI - Per Roberto Calderoli le intercettazioni non sono una novità, ma insiste: "continuo a pensare che dietro la caduta di Berlusconi nel novembre 2011, dietro le sue dimissioni 'spontanee', ci siano state tante manine, di cui una a stelle e strisce". 

SCHULZ - "Non è giusto che paesi alleati si intercettino a vicenda. Se è vero, e io credo che lo sia, che i servizi segreti americani hanno ascoltato leader europei come Merkel, Sarkozy e Berlusconi è un fatto molto grave. Le conversazioni dei leader europei rappresentano un rischio per la sicurezza americana? È ridicolo sostenerlo. L'Europa dovrebbe rispondere in maniera diversa agli americani, perché poi non ci si può meravigliare se gli Stati europei restano scettici davanti all'idea di condividere dei dati sensibili con l'intelligence americana", ha detto il Presidente del Parlamento Europeo Martin Schulz intervenendo questa mattina ad Agorà su Raitre.