Giovedì 18 Aprile 2024

Bangladesh, dalla tolleranza al terrore Isis

Paese tradizionalmente tranquillo e tollerante, il Bangladesh ha subito negli ultimi mesi un'ondata di attentati e omicidi a sfondo religioso

Cesare Tavella, il cooperante italiano ucciso in Bangladegh (Ansa)

Cesare Tavella, il cooperante italiano ucciso in Bangladegh (Ansa)

Dacca (Bangladesh), 2 luglio 2016 - Ha stupito in molti il fatto che un attacco terroristico tanto sanguinoso come quello della notte scorsa sia stato messo in atto proprio in Bangladesh, un Paese tradizionalmente tollerante, che finora non aveva conosciuto assalti in grande stile da parte di Isis o jihadisti.  Ma negli ultimi anni il Paese ha vissuto uno stillicidio di episodi di intolleranza religiosa e omicidi attribuiti al fondamentalismo islamico: sono morti blogger, monaci indù, attivisti e intellettuali laici e anche un cooperante italiano, Cesare Tavella

Il Bangladesh è da tempo sotto attacco e solo negli ultimi due mesi c'è stata un'ondata di aggressioni attribuiti alla matrice jihadista, che ha causato diversi morti. A inizio giugno un gruppo di persone armate ha massacrato un monaco 70enne indù. Due giorni prima era toccato a un commerciante cristiano, ucciso a colpi di machete. A metà maggio un ennesimo episodio di intolleranza religiosa: era stato ucciso un monaco buddista 75enne.  E ancora: ad aprile i jihadisti dell'Isis hanno rivendicato, sull'agenzia di stampa Amaq, controllata dal gruppo ultra-radicale, l'omicidio di un accademico trucidato anche lui a colpi di machete: aggredito alle spalle, la colpa del 58enne professore era di essere "ateo".

Anche diversi blogger hanno pagato con la vita il prezzo delle proprie idee, considerate troppo liberali dai fondamentalisti islamici. E anche gli italiani hanno versato sangue all'aggressività del fondamentalismo: il 18 novembre scorso è stato ferito gravemente il missionario italiano Piero Parolari; e due mesi prima era stato ucciso dall'Isis il cooperante Cesare Tavella, freddato mentra faceva jogging nel quartiere diplomatico di Dacca, non lontano dal luogo dell'ultima strage dell'Isis. Stessa sorte toccata anche a un collega giapponese di Tavella, Kunio Hoshi.